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Acque olimpiche inquinate a rischio per gli atleti. Interviene l’ISAF

Le acque olimpiche di Rio2016 come le fogne non trattate. Manca poco meno di un anno ai Giochi di Rio2016, in Brasile, prossima edizione estiva dell’Olimpiade e scoppia un caso che farà parlare per lungo tempo gli addetti ai lavori. Secondo quanto rilevato da Associated Press, la più importante agenzia stampa al mondo, le acque aperte dove si svolgeranno diverse discipline sportive in occasione dei Giochi sono molto pericolose per gli atleti stessi, sia se dovessero fortuitamente ingerire l’acqua durante le gare, sia anche e solo a contatto con la pelle. Le acque incriminate infatti sono ricche di virus molto pericolosi per la salute degli atleti coinvolti nelle gare. Queste acque sono infatti assimilabili ai liquidi contenuti nelle fogne “non trattate”. Da Sporteconomy.it 

 

Sporteconomy – AP ha commissionato ad un team di esperti analisi trimestrali dell’acqua nelle tre sedi di competizioni in “acque aperte”: Marina da Gloria a Guanabara Bay (vi si svolgeranno le gare di vela), la spiaggia di Copacabana (nuoto di fondo e triathlon) e il lago Rodrigo de Freitas (dove si terranno le gare di canoa e canottaggio). Anche quando sono sulle barche, si legge nel report, gli atleti rischiano di entrare in contatto con l’acqua: i virus possono attaccare il corpo umano anche tramite gli occhi, le narici o un taglio sulla pelle. 

Secondo indiscrezioni l’ISAF, la federazione mondiale guidata da Carlo Croce ha alzato la voce e stanno per iniziare i test batteriologici

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