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Alinghi non è convinta di come Dalton si stia muovendo

DICHIARAZIONE UFFICIALE DEL TEAM SVIZZERO
Quando Alinghi Red Bull Racing si è ritirato ad aprile dalla considerazione per la 38ª America’s Cup, lo ha fatto perché nutrivamo serie preoccupazioni riguardo all’amministrazione e alla governance della Coppa da parte del Defender, Team New Zealand. Pur accogliendo con entusiasmo la scelta di Napoli come sede perfetta per la Coppa nel 2027, le nostre preoccupazioni si sono aggravate ieri, quando Team New Zealand ha celebrato l’annuncio della città ospitante durante un evento nella stessa.

Non avevano alcun diritto di farlo senza aver prima concordato un protocollo con il Challenger of Record, Athena Racing, che non è stato consultato in merito agli accordi con la città ospitante — decisioni che hanno un impatto cruciale su tutti i team sfidanti, in termini di costi e logistica. Firmando un accordo commerciale con la città ospitante che include anche le Challenger Selection Series della Louis Vuitton Cup, Team New Zealand ha venduto qualcosa di cui non possiede i diritti. Questo non è accettabile.

Alinghi Red Bull Racing with Arnaud Psarofaghis behind the helm seen during the practice with AC40 in Barcelona, on August 30, 2023.

Inoltre, la mancanza di trasparenza sui termini dell’accordo con la città ospitante solleva una domanda fondamentale: come può essere approvata una sede senza che né la città ospitante né i team sfidanti conoscano la forma della regata che si terrà?

Questo è solo l’ultimo esempio del fallimento del Defender nel rispettare i suoi doveri fiduciari in qualità di Trustee dell’America’s Cup.

È proprio a causa di queste crescenti preoccupazioni sulla governance della Coppa che Société Nautique de Genève ha scritto al Royal New Zealand Yacht Squadron, sollevando interrogativi sull’amministrazione della competizione da parte di Team New Zealand e richiedendo informazioni in merito alle responsabilità e ai doveri della RNZYS come Trustee.

In quanto vincitori della Coppa per due volte e precedenti Trustee, Alinghi sentirà sempre la responsabilità nei confronti dell’America’s Cup e crede che chi organizza e gestisce l’evento debba sempre mettere l’interesse collettivo della Coppa al di sopra di tutto.

Come Athena Racing e American Magic, crediamo che il successo dell’America’s Cup dipenda da apertura, fiducia e una comprensione condivisa tra tutti i partecipanti. Restiamo fiduciosi che si possa raggiungere un protocollo tra il Defender e il Challenger of Record che stabilisca un quadro sportivo equo per le regate e un evento commercialmente sostenibile per tutti gli stakeholder dell’America’s Cup.

Se questo sarà possibile, allora Alinghi è pronto a esplorare i modi per far parte di quel futuro, soprattutto nella meravigliosa città di Napoli nel 2027, una cornice davvero adatta alla più grande competizione velica del mondo.

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