Chi attendeva l’adrenalina di altre regate nella quarta giornata di America’s Cup, si è dovuto accontentare di un nulla di fatto. Infatti il vento troppo ballerino e debole sul campo non ha permesso l’avvio dei match. Sarebbe stata una grande domenica di vela nel golfo di Auckland, lo spettacolo di migliaia di barche in acqua lo preannunciava e invece ha vinto la bonaccia.
Il Race Director Iain Murray aveva affrontato il briefing del mattino con grande prudenza, da giorni infatti le previsioni erano di vento molto debole: “i modelli meteo ci restituiscono un quadro molto incerto, speriamo che la brezza termica riesca a dichiararsi e il vento raggiunga la intensità richiesta dal regolamento. Abbiamo il 50% di possibilità che si riesca a regatare”.
Luna Rossa e Te Rehutai sono uscite in mare come ogni giorno, accompagnate dal consueto rituale di saluto da parte del pubblico, numeroso e rumoroso. Con loro una flotta di barche spettatori decisamente abbondante, oltre 1600 unità che si sono ancorate ordinatamente ai bordi del campo e hanno atteso il via.
“L’attesa in queste condizioni di bonaccia può essere snervante – ha dichiarato Francesco Bruni timoniere di Luna Rossa Prada Pirelli – qualche volta aspettiamo per ore l’arrivo del vento. In questo caso la finestra di sole due ore ci aiuta a restare concentrati”.
Sarà una serata di riposo per gli equipaggi e una notte di lavoro per gli shore team per mettere a punto le barche in vista delle regate di lunedì. Partenza prevista della prima prova di giornata alle 16:15 ora locale, 4.15 ora italiana.