A circa due giorni da Capo Horn la svolta: le previsioni meteo che le barche hanno ricevuto via satellite segnalano una pericolosissima perturbazione con colpi di vento ad oltre cento chilometri all’ora proprio in contemporanea al delicato passaggio. L’equipaggio di Cessna Citation, trovandosi in vantaggio, riesce a doppiare il capo prima del culmine della tempesta mentre invece Marco Nannini è costretto ad una strategia difensiva per salvaguardare l’incolumità della barca e dell’equipaggio e decide di rallentare per far passare davanti a se il centro della depressione evitando così di subire danni ma lasciando però un buon vantaggio ai primi. Il 23 febbraio Marco Nannini, seguendo la scia di Cessna Citation supera Capo Horn, entrando a far parte del ristrettissimo club dei velisti che hanno avuto l’onore di doppiare il più temuto dei capi al mondo.
La risalita del’Oceano Atlantico, con le tre barche ormai in posizione ben distanziate, non fa altro che sancire in via definitiva la classifica finale della regata che vede lo skipper torinese conquistare un bellissimo secondo posto di tappa ed anche in classifica generale. “Questa era la tappa più difficile di tutta la regata – sono le parole di Marco Nannini da poche settimane nominato Velista Italiano dell’Anno – ed il mio obiettivo numero uno era quello di arrivare in sicurezza, cosa che si è dimostrata giustissima dato che proprio i due equipaggi più esperti con le barche meglio preparate sono stati costretti al ritiro. Per me la soddisfazione è indescrivibile sia sul piano sportivo che umano: il giro del mondo è una maratona, non uno sprint, ed essere sul secondo gradino del podio dopo Capo Horn supera di gran lunga ogni mia aspettativa, ringrazio tutti coloro che continuano a seguirmi ed a sostenermi”.
Ce l’abbiamo fatta, dopo 35 giorni in mare eccoci finalmente a Punta del Este, Uruguay! Abbiamo navigato in violente burrasce, ci siamo spinti nelle profondita’ dell’Oceano del Sud con solo gli Albatross a tenerci compagnia, abbiamo stretto i denti dalla tensione attraverso invisibili iceberg, abbiamo lottato contro i gelidi venti dell’Antartica, abbiamo doppiato il piu’ temuto dei capi al mondo, sfiorato le scogliere innevate della Terra del Fuoco, abbiamo ammirato spettacolari albe e tramonti, abbiamo annusato i profumi di terra al largo dell’Argentina ed attraversato il fangoso estuario del fiume Plata, ma soprattutto abbiamo tenuto in vita il sogno, siamo un passo piu’ vicini al realizzare il sogno di fare il giro del mondo a vela: e che risultato, secondi a Punta e ora anche secondi nella classifica generale a punti!!!
Siamo appena arrivati, ora e’ tempo di ridere, gioire, celebrare, saltare in giro…
Grazie a tutti per l’incoraggiamento e supporto, senza il vostro aiuto non sarei arrivato fino a queste terre, grazie per tutte le donazioni che sono arrivate tramite paypal da www.marconannini.com/it/aiutaci grazie per aver tenuto in vita questo sogno…