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Chiusa a Porto Cervo la Maxi Yacht Rolex Cup

Appassionante, impegnativa, coinvolgente e animata da una costante evoluzione di design e tecnologia, la 23ima edizione della Maxi Yacht Rolex Cup, svoltasi a Porto Cervo, in Sardegna, si è nuovamente confermata come una delle manifestazioni più importanti nel mondo dello yachting. L’edizione 2012 è stata caratterizzata da regate molto combattute e condizioni variabili. Istituita nel 1980 e gioiello del portfolio internazionale Rolex yachting, la Maxi Yacht Rolex Cup, organizzata dallo Yacht Club Costa Smeralda (YCCS) e dall’International Maxi Association (IMA), quest’anno ha richiamato 34 Maxi yacht – lunghi 18.29 metri (60 piedi) e oltre – per una settimana di regate appassionanti e di grande livello.

Per gli armatori e per gli equipaggi in uguale misura, la Maxi Yacht Rolex Cup è l’evento assolutamente da non perdere del calendario agonistico annuale internazionale. Lo statunitense Hap Fauth, armatore del nuovo Mini Maxi di 21.94m Bella Mente, ha commentato: “E’ un evento spettacolare. Questo è probabilmente il posto migliore dove regatare in Mediterraneo. Amiamo venire qui. L’ospitalità è fantastica e l’International Maxi Association fa un ottimo lavoro con le regate. Il livello della competizione è eccellente, chi non vorrebbe essere qui?” “Sono stato qui dieci o undici volte,” ha commentato Brian Benjamin, armatore del Maxi Racer/Cruiser di 25.08m Aegir (GBR). “Ed è il primo evento che mettiamo in calendario ogni anno. Quando dio inventò la vela, creò questo ‘parco giochi’ per noi. C’è sempre vento, i percorsi intorno alle isole sono bellissimi e lo Yacht Club Costa Smeralda è magnifico.”

La varietà dei percorsi, che spesso includono scogli e venti variabili, offrono elementi appassionanti e sfide tattiche agli equipaggi. “La Maxi Yacht Rolex Cup è sinonimo di barche grandiose, scenari magnifici, acque turchesi e condizioni meteorologiche impegnative,” ha commentato Mike Broughton, navigatore del J-Class di 39.5m Velsheda (GBR).

Parere echeggiato da Mike Sanderson, nominato ISAF Rolex World Sailor of the Year nel 2006, che ha regatato nell’afterguard di Bella Mente. “Per me il fascino di venire ai mondiali Maxi sta nel vedere queste barche magnifiche. E’ un evento bellissimo. Rimango sempre sbalordito dalla potenza e dalle vele di questi yacht.”

Progetti grandiosi
La Maxi Yacht Rolex Cup è una vetrina dei trend attuali prevalenti nel design dei Maxi. Istituito nel 1980, l’evento nacque dal desiderio di offrire alla classe Maxi – molto popolare negli anni settanta – l’opportunità di sfidarsi in competizioni dirette di alto livello. Da allora, è stato un banco di prova intenso e ideale per numerosi progetti di Maxi ambiziosi e innovativi.

Tre dei 34 concorrenti di quest’anno sono yacht nuovi appena varati, che hanno introdotto alcuni cambiamenti importanti nel mondo dei Maxi yacht. Bella Mente e Stig (ITA) di Alessandro Rombelli hanno partecipato alla terza edizione del Mini Maxi Rolex World Championship. La flotta Mini Maxi è molto competitiva e in costante evoluzione. I due nuovi progetti di 72 piedi sono arrivati con l’obiettivo di sconfiggere il predominio di classe del due volte campione del mondo Rolex Mini Maxi, il fortissimo Rán 2 (GBR) di Niklas Zennström.

 
E’ una classe prolifica in termini di progetti, riflettendo i desideri di un gruppo di armatori molto competitivi che amano sfidarsi in combattute regate su barche di dimensioni simili. Si tratta di un trend che i proprietari dei Mini Maxi considerano molto positivo. Niklas Zennström è entusiasta di questa crescita: “Il fatto di avere quattro 72 piedi simili tra loro rende la competizione molto più viva e appassionante, tutti devono regatare al meglio sfruttando ogni situazione tattica. Questo è un campionato mondiale. Vincere non può essere facile, ed è così che ci piace regatare.”

Il primo esemplare di Wally Cento, Hamilton (GBR) di Charles Dunstone, ha fatto il suo debutto questa settimana a Porto Cervo, marcando un importante cambio di direzione. Rolf Vrolijk dello studio di progettazione Judel/Vrolijk spiega: “L’idea è progettare delle barche di una determinata dimensione con una duplice valenza, il che significa che possono essere usate sia per le regate sia per le crociere, ma con il massimo potenziale che possono trarre da questo compromesso.”

Sir Lindsay Owen-Jones, che ha partecipato all’evento con il Wally di 28.53m Magic Carpet 2 (GBR), e i progettisti dello studio di San Diego Reichel/Pugh stanno lavorando al secondo Wally Cento Magic Carpet 3, che sarà pronto nel 2013. E’ un progetto molto appassionante,” spiega Pugh, Presidente e co-fondatore del celebre studio di progettazione. “Non è un design da regata pura, e deve sottostare alle regole di classe in quanto a sistemazioni sotto coperta.”

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