Economia

CONFINDUSTRIA NAUTICA I RISULTATI, LE SFIDE E LE POLITICHE PER LA BLUE ECONOMY

Si è tenuta oggi, 12 dicembre, a Roma, l’Assemblea annuale dei Soci di Confindustria Nautica che ha visto riunita la rappresentanza di tutta la filiera dell’industria nautica, relatori internazionali ed esponenti del Governo per discutere del contesto globale, delle politiche per la Blue Economy e delle norme a sostegno del settore.

La sessione privata, apertasi con la Relazione del Presidente Saverio Cecchi sullo stato di attuazione del programma e l’approvazione del piano delle attività 2024, ha visto la presentazione dei trend di mercato frutto dell’indagine previsionale sull’andamento del settore condotta su un campione significativo di aziende Associate dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica diretto dall’Ing. Stefano Pagani Isnardi.

Il 2023 ha visto il fatturato del comparto industriale raggiungere il massimo storico di 8,33 miliardi di euro, (1 miliardo in più rispetto al 2022, che aveva fatto registrare una crescita del 20% sul 2021), e il record storico dell’export, che ha raggiunto i 4,23 miliardi di euro.

Il 2024 vedrà una normalizzazione della crescita del settore nautico con una più evidente diversificazione delle dinamiche tra prodotti di fascia alta e la piccola nautica. In questo contesto, le prospettive dell’industria nautica italiana restano complessivamente positive, pur nel quadro di complessi scenari economici esterni, in particolare grazie al contributo sostanziale del settore superyacht.

Tali stime sono state confermate dai risultati del questionario sui trend di mercato elaborato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, che vedono per la cantieristica una situazione differenziata.

Nello specifico, il settore superyacht prevede, per il preconsuntivo 2024, una chiusura positiva rispetto all’anno precedente per il 75% del campione e stabile per il restante 25%.

Analizzando la produzione cantieristica fino ai 24 metri (settori 2, 3 e 4), il quadro che emerge, come previsto negli ultimi mesi, appare più complesso: la varietà dei mercati di destinazione e della tipologia di prodotto determina risultati più eterogenei. Le stime di chiusura del 2024 vedono infatti una contrazione del fatturato per il 60% del campione, con previsioni di riduzione comprese fra -5% e oltre il -30%, stabilità per il 18% dei rispondenti e crescita per il 22%.

Le previsioni emerse dai singoli settori per il 2025 appaiono incoraggianti, permettendo di stimare una possibile inversione delle attuali tendenze di flessione di mercato dei segmenti di minore dimensione a partire dalla prossima primavera.

L’Assemblea dei Soci è proseguita, nel pomeriggio, con la sessione pubblica dal titolo Nautica, la rotta tracciata dalle riforme nel contesto internazionale”. Dopo i saluti del Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, della Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, (da remoto) e dell’Amm. Isp. Capo Nicola Carlone, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, hanno partecipato al dibattito il Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanchè, il Vice Ministro delle Infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi e il Consigliere per le politiche di bilancio del Presidente del Consiglio dei Ministri, Renato Loiero, moderati dal Responsabile Rapporti istituzionali di Confindustria Nautica, Roberto Neglia.

La sessione è poi proseguita con un focus sui fattori di contesto che possono incidere sull’evoluzione del settore, dalla congiuntura economica e le politiche di bilancio al cambiamento climatico, dall’intelligenza artificiale alle politiche industriali e per il lavoro. Ne hanno dibattuto Alessandro Plateroti, Direttore News mondo ed editorialista Il Sole 24 Ore e Gruppo Mediaset, Carlo Buontempo, Direttore del Copernicus Climate Change Service (C3S) della UE, Francesco Minà, Founder & CEO di Innovative Human Touch, Patrizia Scarchilli, Direttore generale per il mare, il trasporto marittimo e le vie d’acqua interne del MIT, Pierpaolo Ribuffo, Capo Dipartimento Politiche del mare e Giuseppe Romano, Responsabile nuove competenze per le transizioni di Sviluppo Lavoro Italia Spa.

Dichiarazioni

Saverio Cecchi,Presidente Confindustria Nautica

In un contesto che vede prospettive di crescita solo per il settore superyacht, Confindustria Nautica è fortemente attiva per sostenere tutta la filiera della nautica da diporto e, in particolare, la piccola industria, anche con l’obiettivo di rafforzare il mercato interno – ha dichiarato Cecchi. Dall’entrata in vigore del Regolamento di attuazione del Codice della nautica al disegno di Legge “Valorizzazione della risorsa mare” di prossima emanazione, dal rinnovamento del Salone Nautico Internazionale di Genova alle missioni estere con ICE, l’Associazione sta guidando il settore nautico italiano verso la semplificazione normativa, la riduzione degli adempimenti per gli utenti e la competitività della bandiera italiana – da un lato – e un futuro sostenibile e competitivo – dall’altro. Ci sono state molte risposte positive, di cui ringrazio il Governo, a cominciare dalla Presidente Meloni, e altre sorprendentemente negative, come la presa di posizione del Ministero della Salute che blocca da mesi i corsi per il conseguimento del Titolo professionale semplificato, o l’Agenzia delle Entrate, da cui aspettiamo risposte da oltre un anno”.

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri

“Consentitemi prima di tutto di ringraziare le imprese che aderiscono a Confindustria Nautica, che contribuiscono con il loro lavoro a fare della nautica uno dei settori trainanti del nostro Made in Italy. Un comporto sinonimo nel mondo di eccellenza e di innovazione italiana, una sintesi straordinaria che unisce storia della tradizione e capacità di innovare con tecnologie all’avanguardia. La nautica è uno dei tasselli fondamentali di quell’economia del mare che il Governo ha deciso di mettere al centro delle sue strategie. Appena pochi giorni fa abbiamo approvato il DDL Valorizzazione risorsa mare, che contiene specifiche misure destinate alla nautica da diporto”.

Adolfo Urso, Ministro Imprese e Made in Italy

“La nautica da diporto ha un ruolo di primo piano tra i comparti strategici protagonisti della nuova politica industriale, secondo quanto già delineato nel libro verde “Made in Italy 2030”. Le stime del 2024 evidenziano una normalizzazione della crescita del settore, che deve essere sostenuta attraverso azioni strutturali e di sistema. In questo ambito, occorre concentrare azioni e risorse, dando vita a eventi in grado di attirare specialisti, espositori internazionali, buyers, come avviene annualmenteperil Salone Nautico di Genova”.

Daniela Garnero Santanchè, Ministro del Turismo

La filiera della Nautica da Diporto porta ricchezza nella nostra nazione. Il compito del Governo è quello di creare quelli che sono i giusti fattori di contesto e di attrattività per consentire al settore di essere sempre più competitivo. Come Turismo, abbiamo attuato molte iniziative di promozione e valorizzazione del turismo nautico, il pacchetto di risorse per la formazione turistica, il wi fi per i porti turistici pubblici. Abbiamo lavorato molto con l’Associazione nazionale di categoria e continueremo a farlo anche in futuro”.

Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e trasporti

Siamo e vogliamo rimanere leader nel settore dell’industria nautica da diporto. Non possiamo rallentare la semplificazione e la collaborazione tra pubblico e privato. Questo Governo ha una visione unitaria sul mare e vuole fare lavoro di squadra. Siamo all’inizio di un percorso solido per la Blue Economy con molti punti da migliorare e lo faremo perché la nautica da diporto italiana sia sempre più competitiva e all’avanguardia nel mondo. Per fare questo dobbiamo quindi aggiornarci e digitalizzare alcuni processi. Per quanto riguarda la riforma portuale siamo assolutamente disposti senza preclusioni a toccare tutta una serie di temi sempre nell’ottica del lavoro di squadra tra ministeri, inclusa la destinazione alla nautica delle aree dismesse o sotto utilizzate, ma bisognerà risolvere la questione dei vincoli delle sovrintendenze”.

Renato Loiero, Consigliere per le politiche di bilancio del Presidente del Consiglio dei Ministri

“Le prime tre leggi di Bilancio varate dal Governo sono impostate su tre principi cardine: prudenza, selettività, merito. Con quest’ultima viene reso strutturale il taglio delle tasse a favore della classe media. Sono misure che valgono 14 miliardi, sono rivolti quindi alle prime classi di reddito. La rotta è quindi verso la riduzione progressiva del carico fiscale sulla fascia superiore. Sicuramente in prospettiva questo potrà sostenere anche il mercato interno della nautica sociale. Lo spread e l’abbassamento dei tassi frutto della politica prudente del Governo potrà essere un fattore di competitività e anche di bilanciamento su potenziali dazi”.

L’Assemblea ha approvato il bilancio preventivo 2025. “L’approvazione del bilancio, che evidenzia e una solida struttura patrimoniale, è la conferma tangibile del successo dei numerosi progetti attuati e in corso. La nostra associazione ha dimostrato una grande reattività e solidità, rafforzando la propria posizione economica e finanziaria e la propria capacità di generare valore, confermata da una ulteriore performance nella crescita della base associativa e della qualità della rappresentanza” – ha commentato Marina Stella. È stato un anno di grandi risultati a beneficio di tutta la filiera, ottenuti anche grazie al suo rafforzamento, a cominciare dal nostro Ufficio studi, dall’area Rapporti istituzionali e da quella Comunicazione e il completo rinnovamento del Salone Nautico di Genova divenuta la prima piattaforma logistica espositiva al mondo espressamente progettata per la nautica”.

Tra i risultati conseguiti da Confindustria Nautica nel 2024,sono stati ricordati i molti progetti di internazionalizzazione, messi in campo in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Agenzia ICE, la presentazione del settore alla Borsa a Milano, l’ampliamento delle attività dell’Ufficio Studi, per misurare costantemente il settore e fornire analisi e interpretazione dei dati a sostegno della crescita sostenibile ed efficiente del settore, a cominciare dal Boating Economic Forecast, alla terza edizione del World Yachting Sustainability Forum, al Salone Nautico Internazionale di Genova unica piattaforma logistica al mondo pensata espressamente perl’esposizione nautica che, in occasione dell’Assemblea associativa, ha ricevuto dal RINA la Certificazione ISO 20121 per la gestione dell’evento sostenibile.

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