Intervistata da Sailbiz, la velista triestina oggi è tra le atlete più complete del panorama agonistico. Una bella chiacchierata per svelare passioni ma anche obiettivi dei prossimi anni
Francesca Clapcich, velista italiana di spicco, ha una carriera ricca di successi in diverse classi veliche e competizioni internazionali. Ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012 nella classe Laser Radial e a quelle di Rio 2016 nella classe 49er FX insieme a Giulia Conti, con cui ha vinto il triplete (italiani, europei e mondiali). Inoltre, ha preso parte alla Volvo Ocean Race nel 2017 e 2018 e nel 2023 ha fatto parte del team di Coppa America, American Magic, vincendo la Ocean Race con il suo team Hour Racing. Recentemente, ha partecipato alla Women’s America’s Cup con il team americano American Magic.
Attualmente, Francesca vive negli Stati Uniti, nello Utah, e sta recuperando da un intervento al ginocchio per la ricostruzione del legamento crociato. Nonostante ciò, si sta preparando per la prossima stagione e ha in programma di partecipare al Vendée Globe 2028.
La Coppa America e l’Esperienza con gli AC40
Francesca ha avuto l’opportunità di navigare sugli AC40, le barche utilizzate nella Women’s America’s Cup, descrivendole come molto divertenti ma anche molto tecniche. Il tempo a disposizione per allenarsi è stato limitato, quindi il team ha dovuto fare affidamento al simulatore per prepararsi alla competizione. Francesca ha espresso grande gioia per la vittoria di Giulia Conti con Luna Rossa, sottolineando la sua leadership e capacità di unire il team. Ha menzionato come lo spirito competitivo si trasformi in amicizia al di fuori della regata.
Il Vendée Globe: Una Nuova Sfida
Il Vendée Globe è una delle regate veliche più impegnative al mondo, un giro del mondo in solitario senza assistenza. Francesca ha l’obiettivo di partecipare all’edizione del 2028, che rappresenterà la sua prima esperienza in solitario in questa competizione. Diversamente da altri skipper con esperienza nel Vendée, il suo obiettivo non è necessariamente la vittoria, ma piuttosto quello di trovare una barca affidabile con cui navigare fin dal 2026. A differenza di velisti che sono anche ingegneri e quindi progettano le proprie barche, Francesca cerca un’imbarcazione usata e già performante, data la sua mancanza di esperienza nella progettazione.
Francesca ha evidenziato come la progettazione della barca sia fondamentale per il comfort e le prestazioni del velista, sottolineando l’importanza di personalizzare la barca in base alle esigenze specifiche dell’atleta. Ha citato l’esempio di Boris Erman, che ha dovuto alzare la tuga della sua barca per evitare problemi alla schiena.
Le Donne nella Vela Oceanica: Il Vendée Globe e Oltre
Francesca ha parlato dell’importanza crescente delle donne nella vela oceanica, citando la partecipazione di diverse veliste di talento al Vanay Globe. Ha menzionato Justin Metro, Corine Clemer e Samantha Davis, che si sono distinte per le loro capacità tecniche e gestionali. Ha anche commentato la straordinaria performance di Charlie Dalen, che ha battuto il record del giro del mondo di oltre 9 giorni.
La presenza di donne in competizioni come il Vendée Globe e la Women’s America’s Cup dimostra un cambiamento positivo nell’inclusione di genere nella vela. Francesca ha sottolineato come queste competizioni abbiano attirato l’attenzione di un vasto pubblico, dimostrando che le donne sono in grado di competere ad altissimo livello. Ha anche espresso la speranza che i team della Coppa America includano obbligatoriamente almeno un paio di donne nei team ufficiali.
Analisi Tecnica del Vendée Globe
L’edizione attuale del Vendée Globe ha dimostrato l’importanza della tecnologia e dell’innovazione nella progettazione delle barche. Francesca ha evidenziato come i primi sei-sette classificati abbiano barche di ultima generazione, varate dopo il 2021-2022. Ha anche notato come le barche del cantiere Sedeché CDK stiano performando bene. Inoltre, l’esperienza dei progettisti come Lot Peron gioca un ruolo fondamentale.
La scelta di Jean Lecam di non usare i foil è stata criticata da Francesca, che considera i foil un elemento essenziale per competere ad alti livelli. Nonostante ciò, Lecam ha dimostrato la sua esperienza con scelte tattiche e strategiche da maestro.
Le condizioni meteo imprevedibili, soprattutto nell’Oceano del Sud, rappresentano una grande sfida per gli skipper, con tempeste sempre più forti e zone di transizione tra alte e basse pressioni sempre più imprevedibili. Francesca ha spiegato come i modelli matematici legati al meteo non sempre rispecchiano la realtà, soprattutto in alcune zone del mondo dove la ricerca e gli studi sono più limitati.
Il Progetto Vendée Globe 2028 di Francesca
Francesca ha confermato il suo impegno per il Vendée Globe 2028, sottolineando come la sfida più grande sia la ricerca di sponsor e risorse economiche. Ha espresso la speranza che il talento italiano nella vela possa essere supportato adeguatamente. Attualmente, ha il supporto di 11th Hour Racing e sta lavorando per creare un team e un progetto competitivo. Il suo obiettivo è quello di iniziare a navigare con la sua barca scelta fin dal 2026.
L’esperienza di Francesca con 11th Hour Racing le sta permettendo di fare esperienza navigando con un Multi 50 e di costruire un progetto per il Vendée Globe 2028. Il supporto di un’organizzazione che si impegna anche per la giustizia sociale e la protezione degli oceani è un valore aggiunto per il suo progetto.
Conclusione
Francesca Clapcich è una velista di talento con una carriera ricca di successi e una grande passione per la vela oceanica. La sua partecipazione al Vendée Globe 2028 rappresenta una nuova sfida e un’opportunità per dimostrare il suo valore. Nonostante le difficoltà, Francesca è fiduciosa e determinata a raggiungere il suo obiettivo, portando con sé l’esperienza maturata in diverse competizioni e con il sostegno di un team solido.