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Fuxia Challenge, la vela femminile che il marketing aveva già previsto

Il colpo di genio di Marcel Vulpis: marketing femminile e Coppa America, il brand femminile che avrebbe potuto cambiare la vela

Nel 2007, quando la Coppa America era un universo esclusivamente maschile, Marcel Vulpis — giornalista e visionario nel mondo dello sport business — lanciò un’idea rivoluzionaria: un team di vela interamente femminile. Lo chiamò Fuxia Challenge, immaginandolo non solo come un progetto sportivo, ma come una piattaforma di comunicazione capace di attrarre brand interessati al target femminile.

«Pensai che creare un team al femminile potesse diventare, attraverso la barca, una piattaforma di comunicazione e marketing a disposizione di aziende che investivano nel mondo della donna», racconta Vulpis.

Un’intuizione forte, nata osservando la sfilata delle barche alla Louis Vuitton Cup e constatando l’assenza totale di donne a bordo. Una mancanza che, secondo Vulpis, rappresentava più un’occasione che un limite.

«Se non vinco — e non vincerò, come nuovo team maschile — allora creo un team solo di donne che diventa un elemento di grandissima novità», afferma. «Sono stato una sorta di Steve Jobs del marketing applicato alla vela».

La scelta non era dettata dalla provocazione, ma da un’analisi lucida del ritorno d’immagine e di marketing che un progetto simile avrebbe potuto generare. Vulpis osservava che i team che non arrivavano almeno in semifinale ricevevano una visibilità marginale, rendendo spesso vano l’investimento delle aziende sponsor.

Il valore differenziante di un team femminile sarebbe stato proprio questo: la novità, in un contesto ipertradizionale. E quella novità avrebbe potuto attirare multinazionali con progetti verticali, orientati al target femminile.

«Una multinazionale come Sportfive ci convocò per valutare il progetto. Avevamo parlato con una banca australiana che stava lanciando una linea di prodotti per le donne e con un colosso tedesco con il magenta nel visual aziendale. C’erano opportunità vere», ricorda Vulpis.

Purtroppo, l’operazione non si concretizzò. I lunghi tempi legati alle controversie tra team come Alinghi e Oracle resero il momento meno propizio. «Nel marketing il tempo è tutto. Se non batti il ferro quando è caldo, perdi il treno», ammette con rammarico Vulpis.

Eppure, il seme fu piantato. Oggi, con la 38ª edizione della Coppa America che prevede ufficialmente la presenza di almeno una donna a bordo, la visione di Fuxia Challenge si rivela profetica. Il marketing sportivo ha finalmente colto l’importanza del segmento femminile non solo come pubblico, ma come protagonista.

«Quell’idea, nata in un momento in cui nessuno parlava ancora di gender equity nello sport, oggi trova riscontro. Abbiamo avuto ragione. Siamo stati nettamente anticipatori», conclude Vulpis.

Paul Cayard & Marcel Vulpis

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