Imprese, drammi e record sulle onde del sud atlantico
La settimana appena trascorsa al Global Solo Challenge è stata un’emozionante avventura, con numerosi skipper che hanno raggiunto traguardi significativi e altri che hanno affrontato drammi in mare. La sfida implacabile degli oceani meridionali Atlantico e Indiano ha messo a dura prova gli skipper mentalmente e ha testato la resistenza delle imbarcazioni e dell’equipaggiamento di fronte a vento, onde, umidità, basse temperature, raffiche e molte altre sfide.
Dei 16 velieri partiti da A Coruña fino ad ora, 15 sono ancora in gioco. Juan Merediz su Sorolla è l’unico che si è ritirato ufficialmente a causa di un guasto all’autopilota il 6 novembre. Tutti, tranne uno, hanno attraversato l’equatore, lasciando solo Kevin Le Poidevin nell’emisfero settentrionale. Partito quasi un intero mese dopo a causa di un infortunio alla schiena e di alcuni problemi tecnici, il timoniere di Roaring Forty ha visto la sua determinazione e pazienza messi alla prova. La sua discesa atlantica è stata caratterizzata da venti sud-occidentali insolitamente forti, anziché dalle condizioni veloci che sperava di trovare.
Solo due barche devono ancora partire da A Coruña. Curt Morlock con la sua ex-IMOCA 6 Lazy K era previsto per il 9 dicembre, ma ora sta valutando la fattibilità di una partenza tardiva. Volkan Kaan Yemlihaoğlu, skipper dell’Open 70 Black Betty, non dovrebbe partire prima del 6 gennaio e si prepara per un avvio nel 2027, data in cui avrà avuto il tempo per preparare la barca e adeguarla per una circumnavigazione in solitario.
Tra gli altri partecipanti, Andrea Mura su Vento di Sardegna ha attraversato l’equatore e ha festeggiato questo traguardo con una piccola cerimonia dedicata ai suoi due figli che seguono le sue avventure da casa. A differenza di Kevin Le Poidevin, Andrea ha trovato ottime condizioni per affrontare la zona di bonaccia e ha registrato la migliore velocità delle ultime 24 ore con quasi 300 miglia. Vento di Sardegna è la barca più veloce dell’evento, mantenendo un ritmo incessante che gli ha permesso di scalare rapidamente le classifiche in termini di tempo di arrivo previsto.
Non solo Andrea ha celebrato un traguardo personale, ma anche altri skipper come Ari Känsäkoski, Pavlin Nadvorni, Ronnie Simpson, Cole Brower, William McBrien e Riccardo Tosetto hanno superato il Meridiano di Greenwich, affrontando le sfide degli oceani con determinazione e spirito marinaresco. La competizione continua a offrire emozioni e record mentre gli skipper si dirigono verso il Pacifico, affrontando nuove sfide lungo la loro avventura solitaria.