La Volvo Cup Melges 24 inizia con due splendide prove vinte da Bolzan e Favini. Sono addirittura 63 da 13 nazioni le barche arrivate alla Marina di Scarlino per la seconda tappa del circuito Volvo Cup del più ambito dei monotipi. Nella prima giornata sono state disputate due tecniche prove con brezza termica da WSW tra i 6 e i 9 nodi. Successi per Hurricane di Bolzan e Blu Moon di Favini. L’estone Toniste (5-2) in testa alla classifica su Uka Uka (Bressani, 2-6).
Splendida giornata di sole e grande vela per l’apertura della seconda tappa della Volvo Cup Melges 24 alla Marina di Scarlino. Una puntuale anche se un po’ instabile brezza termica da Ovest ha consentito di disputare due prove con vento tra
i 6 e i 9 nodi da 265°, poi ruotato a 250° e infine tornato nuovamente a destra che il Comitato di Regata diretto da Carlo Tosi ha gestito con celerità. La prima prova è stata vinta da Hurricane di Gianni Catalogna e Paolo Testolin con Alberto Bolzan al timone e Daniele Cassinari alla tattica, dopo un appassionante duello con Uka Uka di Lorenzo Bressani. Terzo Nava di Francesco Barbi.
La seconda è andata invece a Flavio Favini, al timone della ticinese Blu Moon di Rossini (Matteo Ivaldi tattico, Stefano Rizzi alle scotte) che ha preceduto di pochi metri l’estone Tonu Toniste (bronzo olimpico in 470) su Lenny. Uka Uka ha concluso al sesto posto. La classifica generale provvisoria dopo 2 prove è guidata dall’estone Torniste (5-2) davanti a Uka Uka di Santini (2-6), con Lorenzo Bressani al timone, Jonathan McKee tattico e Federico Michetti in pozzetto. Terzo Blu Moon di Favini (8-1). Bene anche il sudafricano Proximo con Ian Ainslie, olimpico di Finn ed ex stratega di Shosholoza in Coppa America, con 6-4. Veloci in mattinata le operazioni di varo dei 63 Melges 24, gestite dal Cantiere Yacht Service diretto da Gael Rossi con l’ausilio del personale della Marina di Scarlino coordinato da Michele Ruffo e dalla segretaria generale del Club Nautico Claudia Tosi. Una sinergia che vede Club, Marina e Cantiere lavorare insieme per la riuscita dell’organizzazione dell’evento. La giuria in acqua era coordinata da Luca Babini, che è spesso intervenuto per giudicare con tempismo le molte situazioni delicate.