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Gravedona godrà della battaglia RS100

Da Bruinesse, in Olanda, dove si è svolta la prima tappa a maggio, l’Euro Grand Prix dedicato agli RS 100, approda in Italia, a Gravedona, sul Lago di Como dal 2 al 4 luglio.  Il  Centro Vela Alto Lario di Gravedona (www.avalcdv.com) ospita la tappa italiana dell’Euro Grand Prix 2011 che proseguirà con la terza a Weymouth (UK) dal 6 al 19 agosto per concludersi con la quarta e ultima tornata il 30 settembre a L’Estartit in Spagna. All’Euro Grand Prix 2011 partecipano atleti provenienti da Paesi di tutto il mondo, tra cui Inghilterra, Francia, Danimarca,  Spagna,  Italia, Germania, Repubblica Ceca, Sud Africa  e Australia per un totale di circa 20 partecipanti.

Grande attesa per i risultati degli italiani partecipanti, fra i quali Marcello Brioschi (L.N.I. S. Margherita Ligure), allenatore FIV dal 1990, oggi impegnato soprattutto ad allenare i ragazzi nelle classi 29er e RS 500 e con alle spalle una lunga esperienza agonistica nelle classi Optmist, Laser, vincitore al Campione italiano a squadre in J24 nel 1996, Oscar Quarenghi (Associazione Nautica Sebina), Francesco Corica (Yacht Club Città di Genova).

Il formato della tre giorni di Gravedona – con gli allenamenti programmati per il giorno 1 luglio – prevede 9 regate con 3 prove al giorno. Gli equipaggi – al momento  17 iscritti – competeranno divisi in due gruppi in base alla superficie velica e saranno stilate due classifiche, premiando il 1°, 2° e il 3° classificato di ogni gruppo.   L’RS 100 esiste infatti in due versioni, con due rande, una con superficie velica di 8,4 e 10,2 metri quadri. La classifica finale del circuito sarà basata sui migliori tre risultati conseguiti nelle 4 regate.

Con il grande successo dell’RS 100, la deriva presentata da RS a gennaio 2010 e importata in Italia da Boattech di Brenzone (VR) – www.boattech.it – è cresciuto anche il numero delle  competizioni riservate a questa classe che vede ogni giorno aumentare gli adepti per le sue caratteristiche. Firmato da Paul Handley, l’RS 100. è un singolo performante ma non estremo di 4,30 metri, con gennaker di 12,5 mq, terrazze e senza trapezio. Lo scafo ha una struttura in sandwich e resine epossidiche per ottenere leggerezza, rigidità e durata; le linee d’acqua, non esasperate, sono fini a prua e larghe a poppa e garantiscono una buona stabilità, il lungo spigolo in carena aiuta ad anticipare e facilitare l’entrata in planata. Albero, boma e bompresso in carbonio, timone e deriva basculanti.

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