Economia

I tecnici al Governo, sappiano cosa è stato fatto già alla nautica

Ma per aumentare le tasse, serviva un Governo di tecnici? Questo lo facevano già i politici! Forse adesso sarebbe il momento di dimostrare che i tecnici non sono politici ma sono in grado di stimare le dirette conseguenze economiche sulle azioni intraprese. Sembra proprio che lunedì prossimo alla Camera vedremo l’avvio di una stangata tutta demagogica che il Governo si appresta a dare alla nautica. Praticamente la manovra fiscale sta prendendo le forme della tassa Soru, la cosiddetta tassa sul lusso voluta anni fa dall’ex governatore della Sardegna. Riceviamo e pubblichiamo delle oggettive considerazioni da un addetto ai lavori che deve far riflettere soprattutto in considerazione del fatto che la nautica non è solo imbarcazioni oltre i 20 metri, ma è tutto quello che ruota intorno ad essa che non necessariamente è lusso.

Ma proprio quell’esempio dovrebbe aver insegnato che si tratta di una manovra non solo inutile, ma estremamente onerose per le casse pubbliche. Benché applicata anche alle ville, oltre alle barche e agli aerei privati, la tassa sul lusso introdotta in Sardegna fruttò la metà dei costi di esazione e la Regione è ancora indebitata per la restituzione delle somme dopo la pronuncia negativa della Corte di Giustizia della UE.

Inoltre la tassa provocò un crollo immediato del 35% del fatturato delle aziende legate ai servizi e al turismo nautico e, anche quando fu revocata nel 2009, le lasciò fortemente indebolite ad affrontare la crisi economica. Con risultati disastrosi sul piano occupazionale di cui i sardi pagano ancora le conseguenze. Infine nel gennaio del 2010 è stata pubblicata la sentenza del novembre 2009 con la quale la suddetta tassa è stata dichiarata in contrasto con le disposizioni comunitarie e quindi nulla fin dall’origine.

L’imposizione è infatti contraria alla libera circolazione sancita dal trattato di Lisbona e inoltre «introduce una restrizione alla libera prestazione dei servizi nel mercato dei servizi nautici e aerei, che costituisce una parte rilevante del mercato europeo».

 

Related Posts