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La Coppa del Mondo come l’America’s Cup, imballata

Un oggetto tanto conteso e prezioso come la Coppa del mondo non puo’ piu’ viaggiare in un’anonima scatola di ferro. Merita uno ‘scrigno’ speciale, di valore, che rifletta la sua ”esclusivita’ e personalita”’. Cosi’ il direttore marketing della Fifa, Thierry Weil, ha pensato a una valigetta di lusso: l’ha commissionata a Louis Vuitton e l’ha fatta arrivare stamani, in occasione della presentazione in anteprima mondiale a Parigi, nelle mani della top model Naomi Campbell. Stasera il trofeo volera’ dalla capitale francese, racchiuso nella sua nuova teca, per raggiungere Johannesburg. Fara’ una prima apparizione in pubblico l’11 giugno in occasione dell’inizio dei Mondiali in Sudafrica, e poi l’11 luglio, quando verra’ consegnato al capitano della squadra vincitrice.

(ANSA) – PARIGI – La valigia che d’ora in poi conterra’ la coppa del mondo e’ rettangolare, di dimensioni standard per poter viaggiare nella cabina degli aerei, decorata con la classica tela in pelle con il monogramma LV, dotata di serrature resistenti e di una maniglia rinforzata che riesca a sostenere i 6,175 chilogrammi di oro massiccio a 18 carati del trofeo. Si apre dall’alto e su un lato, e’ foderata di velluto marrone e l’interno e’ concepito in modo tale da incastrare e immobilizzare il trofeo. A disegnarla e’ stato Patrick-Louis Vuitton, direttore degli ordini speciali del gruppo, che per un giorno intero ha avuto l’onore di avere la coppa del mondo sulla scrivania del suo ufficio. ”Ho usato i guanti per toccarla – ha assicurato – come prevede il protocollo”. Solo i campioni del mondo e i capi di stato del paese vincitore, spiega Weil, possono toccare la coppa, una statuetta alta 36 centimetri disegnata dall’orafo italiano Silvio Gazzaniga, che rappresenta due atleti vittoriosi mentre sostengono un mondo. Venne inaugurata ai mondiali del 1974. Il cofanetto Louis Vuitton e’ poi stato confezionato a mano, da tre artigiani, negli atelier storici del creatore francese, che dal 1859 si trovano a Asnieres, alle porte di Parigi. Ci sono volute 100 ore di lavoro, osserva Patrick-Louis Vuitton, dalla sua concezione alla sua fabbricazione. ”Siamo molto fieri di essere stati scelti dalla Fifa per creare lo scrigno nel quale il piu’ bel trofeo sportivo viaggera’ attraverso il mondo – dice il direttore della Comunicazione di Louis Vuitton, Antoine Arnault – Quest’ordine eccezionale e’ un grande onore per la tradizione di savoir-faire che la nostra azienda detiene da 150 anni”. Sempre nelle fabbriche Louis Vuitton di Asnieres era stata realizzata anche la teca del piu’ antico trofeo sportivo del mondo, quello della Coppa America. ”La valigetta e’ un elemento importante per l’immagine del nostro bene piu’ prezioso – commenta Weil – inoltre garantisce la sicurezza e la protezione necessarie durante i suoi spostamenti”. E aggiunge: ”E’ un omaggio dovuto a questo trofeo”

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