Economia

Le concessioni dell’Argentario

Oggi dedichiamo attenzione ad un’annosa questione sorta all’Argentario sulle concessioni governative demaniali che impattano pesantemente sull’economia del territorio. Il Comune di Monte Argentario, a seguito della sentenzxa del Consiglio di Stato, che ha disposto l’annullamento delle concessioni dell’area demaniale ha richiesto di rimettere in pristino i luoghi, sia a Porto Ercole che a Porto Santo Stefano, su cui sono presenti pontili dati nelle stagioni passati in concessione e che per anni hanno anche lavorato con concessioni scadute, non certo per volontà dei concessionari. Questi costituitisi in associazione hanno fatto ricorso contro la decisione del Comune e attualmente sono in attesa che il Tar di Firenze si pronunci sulla questione. In questa vicenda non è applicabile il decreto “Mille Proroghe” e pertanto sempre i competenti organi amministrativi sono chiamati a pronunciarsi.

Il Sindaco del Comune di Monte Argentario intende proporre al consiglio comunale una “norma di salvaguardia” da inserire nel piano regolatore dell’Argentario, in fase di approvazione, per risolvere il profilo urbanisitico della complessa vicenda dei pontili. Qualora la norma venisse approvata dal Consiglio, il Sindaco sarebbe leggittimato ad indire la gara per la concessione degli specchi acquei dove insistono i pontili. In prima battuta l’affidamento avverrebbe per sei mesi, in modo da superare la stagione 2011. Per gli anni successivi, invec, non sono ancora emerse le linee precise, ma è sancito che il Comune non intende derogare dall’affidamente delle concessioni tramite gara.

Quanto esposto sembra essere la soluzione che salverebbe la stagione economica del Comune di Monte Argentario e che porterebbe di nuovo gli attuali concessionari a gestire l’utlima stagione come avvenuto in passato. E pertanto sembrerebbe risolta la questione per il 2011.

Ma la domanda che si pone è come verrà attuato il piano di gara per la concessione dei prossimi anni? E soprattutto realtà che non sono in grado di partecipare a determinati bandi di gara ma che istituzionalmente svolgono un compito fondamentale per l’economia locale come i Circoli Velici, saranno messi nelle condizioni di poter avere per i propri soci dei pontili per l’attività sociale?

Ci auguriamo che la soluzione sia tale da non compromettere definitivamente certe logiche economiche locali, ma probabilmente questo è un tema su cui forse anche la Federazione Italiana Vela dovrebbe esprimersi. La dotazione di pontili fa parte dell’attività stagionale dei Circoli Velici (agonistici e non) e non si capisce perché questi ultimi non debbano essere messi nelle condizioni di far parte (magari in ATI – associazione Temporanea di Impresa) di una cordata che partecipi al bando di gara.

Aspettiamo evoluzioni sul tema

 

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