La storia della vela mondiale ha recentemente accolto una nuova pagina scritta da donne straordinarie. Il team femminile di Luna Rossa, insieme al loro allenatore Simone Salvà, ha brillato nella prima edizione della Women’s America’s Cup, conquistando l’attenzione e il cuore di tifosi e appassionati.
In una lunga e appassionata intervista, Giulia Fava e Maria Giubilei hanno raccontato il percorso che le ha portati a questo storico traguardo, rivelando i sacrifici, le emozioni e la determinazione che hanno caratterizzato ogni tappa di questa incredibile avventura.
La formula vincente secondo Simone Salvà
Allenare un team femminile e uno giovanile per affrontare una sfida di tale portata non è stato un compito semplice. Simone Salvà, alla guida di entrambi i gruppi, ha sottolineato come la chiave del successo sia stata la creazione di un’unica, solida comunità:
“Era fondamentale avere un gruppo coeso. Abbiamo vissuto tantissimo tempo insieme, da Cagliari a Barcellona, condividendo non solo la passione per la vela ma anche le difficoltà e le gioie quotidiane. Questo ha creato un legame speciale che si è riflesso nelle performance in acqua.”
Salvà ha poi ringraziato il team principale di Luna Rossa, che ha fornito supporto tecnico e morale cruciale per comprendere l’imbarcazione e affrontare il format di gara. La contaminazione di esperienze tra i vari gruppi ha accelerato la curva di apprendimento, permettendo al team femminile di raggiungere livelli di eccellenza in tempi record.
Giulia Fava: il coraggio dell’adattamento
Giulia Fava, con un background che spazia dalle derive ai 49er e Nacra, ha raccontato quanto sia stato rivoluzionario il passaggio a una barca come la AC40.
“La barca è completamente diversa rispetto a quello a cui siamo abituati. Tutto è elettronico, non ci sono cime ma joystick e bottoni. È stato un grande cambiamento, ma emozionante.”
Giulia ha anche condiviso le sfide affrontate nelle acque di Barcellona, dove un’onda infida poteva compromettere la velocità e la stabilità dell’imbarcazione. Nonostante ciò, il team ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento, frutto di mesi di allenamento mirato:
“Abbiamo lavorato duramente per adattare i nostri target e il modo di navigare a queste condizioni, riuscendo a spuntarla anche nei giorni più difficili.”
Maria Giubilei: da una coppia olimpica a un grande team
Maria Giubilei, reduce da una campagna olimpica sul Nacra 17, ha evidenziato le differenze tra il lavoro in una squadra ristretta e l’esperienza con Luna Rossa:
“Nel Nacra siamo sempre io e Gigi, il nostro allenatore, in un confronto continuo e intimo. Qui invece c’è un team enorme, ma tutti lavorano con la stessa passione e per lo stesso obiettivo. È entusiasmante vedere questa collaborazione.”
Maria ha raccontato come la comunicazione, elemento cruciale in una barca come l’AC40, sia stata un’abilità da imparare e perfezionare:
“Più comunichi, più il timoniere si sente sicuro di spingere la barca al massimo. Anche trovare un linguaggio comune è stato parte dell’allenamento.”
Un episodio emblematico è stato riportato durante la regata, quando Margherita Porro ha avvisato Giulia di un’onda in arrivo, ricevendo una risposta lapidaria ma concentrata: “Timona!” Un segnale della determinazione e dell’intesa che caratterizzano questo team.
La gioia di Luna Rossa e il supporto del team principale
Il successo delle donne e dei giovani di Luna Rossa è stato accolto con entusiasmo anche dal team principale, come ha raccontato Simone Salvà:
“Il supporto del team principale è stato fondamentale, soprattutto nelle fasi iniziali a Cagliari. Ci hanno aiutato a comprendere le complessità della barca e ci hanno dato fiducia, lasciandoci gestire autonomamente un’imbarcazione da oltre due milioni di euro. Questo ci ha motivato e responsabilizzato moltissimo.”
Le vittorie delle due squadre hanno portato una ventata di positività nel gruppo, come confermato anche dal veterano Max Sirena, che ha seguito con emozione le regate.
Il futuro della Women’s America’s Cup
Maria Giubilei ha definito la partecipazione alla Women’s America’s Cup un passo importante per tutto il movimento velico femminile. Ma cosa riserva il futuro?
“Non so cosa accadrà, ma sicuramente questo è un grande traguardo per le donne nella vela. Ora torniamo alle nostre campagne olimpiche, ma la porta per il futuro è aperta.”
Anche Giulia Fava ha espresso un desiderio per il proseguimento delle competizioni in Europa:
“Sarebbe bello mantenere la Coppa vicino casa, in Europa, dove i tifosi di Luna Rossa possono sostenerci al meglio.”
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Il commento dell’intervistatore
Concludendo questa avventura raccontata con passione, non posso che esprimere la mia ammirazione per queste ragazze e per l’intero team di Luna Rossa. Sono l’esempio perfetto di come la determinazione, il lavoro di squadra e l’amore per lo sport possano abbattere barriere e portare a risultati straordinari.
Grazie, Giulia, Maria e Simone, per le emozioni che ci avete regalato. Buon vento per le vostre prossime sfide: siete il futuro della vela!
