Procedono i preparativi di Nannini e il suo Akilaria Class40 per la
Global Ocean Race. A poco piu’ di duecento giorni dalla partenza della prima tappa da Palma di Majorca, il 25 settembre prossimo, alla volta di questa epico giro del mondo, la barca di Nannini è in cantiere a Lorient, in Francia, per il rimessaggio dopo la Route du Rhum dello scorso novembre. Un’analisi mediatica della Route du Rhum, dove Nannini debuttò per la prima volta nel circuito professionistico, ha dimostrato un ottimo risultato grazie ai
venti milioni di contatti generati ed un ritorno sull’investimento del
trecento per cento per il title sponsor
UniCredit. Un analisi della copertura ottenuta su internet condotta dal team di PR della Global Ocean Race aveva già collocato Nannini fra i migliori skipper della regata dal punto di vista mediatico. Un’ulteriore analisi del ritorno della prossima Global Ocean Race stima in centocinquanta milioni il numero di contatti che si andrebbero a raggiungere in Europa e fino a quattrocentocinquanta milioni a livello mondiale, fornendo un ritorno sull’investimento di oltre il cinquecento per cento per un potenziale sponsor, a seconda del mercato target.
“La barca ha già fatto l’edizione precedente della regata e tutto l’equipaggiamento essenziale è già a bordo. Ora dobbiamo concentrarci sui preparativi. Paul Peggs sta supervisionando i lavori a Lorient permettendomi di concentrarmi sull’importante compito di mettere insieme il budget. Dopo il successo della Route du Rhum con UniCredit siamo alla ricerca di nuovi sponsor per coprire costi quali l’assicurazione, le vele e la quota di iscrizione” ha commentato Nannini.
“Ci stiamo focalizzando sulla sicurezza della barca per essere all’altezza dell’evento. Abbiamo già tutte le dotazioni di sicurezza e la barca e’ già conforme agli strandard richiesti dal Bando di Regata. Lo scorso anno abbiamo rifatto tutto l’impianto elettrico e poco fa abbiamo fatto un’analisi ultrasonica della struttura di chiglia, scafo ed albero. La barca è a posto: ho ordinato un albero nuovo e con qualche altra vela nuova saremo degni concorrenti della Global Ocean Race. La Route du Rhum ha messo in evidenza qualche area dove possiamo migliorare, specialmente nei venti leggeri. Stiamo studiando fra le varie opzioni quella di portare spinnaker più piatti per migliorare la performance nelle ariette, molti pensano che la Global Ocean Race sia una gara di sopravvivenza nelle tempeste dell’Oceano del Sud, ma solo due delle cinque tappe si corrono alla latitudine dei Quaranta Ruggenti. Ci sono tante altre miglia da coprire in Altantico” ha aggiunto Nannini.
Marco sarà presente il 12 marzo 2011 al Solo Racing Festival press il Royal Soutern Yacht Club in Inghilterra dove parlerà della sua Route du Rhum e dei preparativi per la Global Ocean Race.
Nei mesi di maggio, giugno e luglio, prima del trasferimento in Mediterraneo, la barca sarà impegnata in attività di Corporate Hospitality in Inghilterra.
Ma in tutto questo bel progetto sembra non esserci UniCredit e se il rumors raccolto da
SailBiz è vero, è un peccato che uno dei velisti più completi attualmente, dipendendte proprio di UniCredit, non abbia il supporto necessario della multinazionale bancaria. Probabilmente per il target di
UniCredit vale più una sponsorizzazione “europea” come la Champions League di calcio ma i valori a cui la banca si era legata nella Route du Rhum avevano lasciato una bella immagine mediatica. Non è facile avere un testimonial che parla correntemente ben 4 lingue e quindi in grado di comunicare in 4 lingue. I risultati della media analysis della GOR testimoniano che
Marco Nannini merita la giusta attenzione da parte di aziende che vogliono avere
brand awareness all around the world.