Oggi e’ l’ultimo giorno completo che spenderemo in mare, in 24 ore circa dovremmo arrivare a Les Sables D’Olonne e completare quest’epica avventura. Il passo e’ stato molto buono con forti venti portanti che ci hanno spinto negli ultimi giorni ma l’avventura non e’ ancora finita. Ieri notte mentre passava un front avevamo su lo spinnaker medio con venti in rinforzo, eravamo un po’ al limite ma era un tale piacere vedere la barca partire in planate da 15-20 nodi che volevo potermi portare a casa ancora questo ricordo. Passato il fronte il vento era iniziato a calare e non c’era più l’esigenza di fare un cambio vela, proprio quando tutto si stava calmando lo spinnaker e’ finito di colpo in acqua, il grillo che lo tiene attaccato alla calza dello spi ha ceduto e noi abbiamo dovuto passare quasi un’ora a recuperare la vela dall’acqua, un lavoro infernale e faticosissimo ma miracolosamente la vela non aveva subito alcun danno… ….a parte la lavata e la fatica siamo ripartiti subito issando lo spinnaker piccolo col quale siamo andati tranquilli per qualche ora fino a che questo ha deciso che due giri del mondo erano forse troppi per una vela (questa era una vela del 2007) e senza apparente motivo si e’ strappata ed e’ finita anche questa in acqua… recuperata anche questa siamo ripartiti con randa e staysail, per fortuna dovevamo orzare un po’ quindi non siamo stati troppo rallentati nel corso del pomeriggio. Insomma, ci tocca faticare fino all’ultimo. Mentre scrivo abbiamo attraversato la linea immaginaria che unisce l’estremità della Bretagna, Ouessant e capo Finisterre delimitando di fatto l’ingresso nel Golfo di Guascogna. La rotta fra questi due punti e’ una via commerciale battuttissima e dal nulla, come se stessimo per attraversare un’autostrada, sul computer il sistema anti collisione AIS ci mostrava una dozzina di navi in fila lungo questa strada virtuale. Quando saremo piu’ in la’ nel Golfo, dove il fondo del mare passa da migliaia di metri a poche decine, dovremo fare attenzione ai pescherecci francesi ai quali dovremmo fare molta attenzione fino all’arrivo a Les Sables, speriamo il cattivo tempo li scoraggi dall’uscire questa notte. Sono sicuro che parte di me sara’ triste quando tutto sara’ finito, ma l’anticipazione di completare quest’avventura e’ enorme, la mia fidanzata Ella e’ in viaggio da Londra per venire ad incontrarmi all’arrivo e sara’ un momento speciale che mettera’ fine a 10 mesi di separazione forzata da questa regata. Anche genitori ed amici verranno ad incontrarmi e credo man mano inizierò a realizzare che sto portando a termine una circumnavigazione in barca a vela. Il ritorno a terra presentera’ le sue sfide, spero di riuscire a vendere la barca al piu’ presto per ripagare i debiti che mi sono fatto e per gestire la situazione fino a che non avro’ nuovamente trovato un lavoro. Non si tratta certo di una situazione di vita o morte ma il piccolo prezzo da pagare per aver potuto tentare di seguire questo sogno. Colgo questa occasione per ringraziare tutti quelli che da casa mi hanno aiutato, pernsare che in Nuova Zelanda avevo quasi gettato la spugna ma grazie alla pagina web creata per scherzo http://www.marconannini.com/it/aiutaci sono riuscito a rimanere in gara facendo man mano fronte ai vari costi di riparazione. Ultime miglia dunque, tante cose su cui riflettere ed un futuro da inventare, ora di concentrarsi fino all’arrivo ed evitare i pescherecci francesi… Time to concentrate for the final stretch…