Economia

Nasce la Consulta della Nautica Italiana

Si svolgerà oggi a Roma presso la sede di Assonautica la firma del protocollo d’intesa tra organizzazioni del settore e federazioni sportive per l’avvio di una collaborazione operativa in favore della nautica che da sempre rappresenta il fiore all’occhiello del Made in Italy. Assonautica Italiana, la Federazione Italiana Canoa e Kayak, la Federazione Italiana Canottaggio, la Federazione Italiana Motonautica, la Federazione Italiana Pesca Sportiva e attività Subacquea, la Federazione Italiana Vela, la Lega Navale e il periodico Nautica sigleranno a Roma un Protocollo d’intesa per la costituzione della Consulta dell’Utenza Nautica (C.U.N.), presentandone i contenuti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30, presso la sede di Assonautica, in Piazza Sallustio 21.

Allo scopo di fornire il proprio contributo alla crescita del Paese in questo particolare momento storico, le organizzazioni firmatarie, che rappresentano centinaia di migliaia di utenti, intendono mettere a fattor comune le rispettive competenze e risorse, ponendole al servizio della comunità. La  Consulta dell’Utenza Nautica costituisce lo strumento attuativo, proponendosi come organo consultivo del Governo, della Pubblica Amministrazione, degli enti regionali e locali per esaminare le varie normative – in vigore, in via d’emanazione o allo studio – che hanno ricadute sul settore. In proposito, manifesta la propria volontà ad essere interpellata, tramite una concertazione diretta con le autorità competenti, al fine di esprimere pareri e fornire suggerimenti migliorativi sulle normative esistenti e in divenire. La Consulta fa proprie le finalità sociali e culturali richiamate dagli statuti istitutivi degli organismi aderenti – finalità che ciascuno continua a perseguire affinché, a forze riunite, si possa trarre maggior vigore.

Essa vuole primariamente esaltare l’alto valore sociale e culturale del diportismo e degli sport nautici, anche per contrastare l’immagine distorta della nautica e della barca intese come status symbol, che è stata alimentata nell’immaginario collettivo, trascurando la realtà di tante migliaia di appassionati dell’andar per mare e per acque interne, sempre in regola con le norme di sicurezza e fiscali.

L’organismo si propone, inoltre, di fornire la massima collaborazione a tutto l’associazionismo rappresentativo dell’utenza nautica, nonché alle associazioni degli operatori di settore che promuovono lo sviluppo della nautica, cercando con essi ogni possibile sinergia. In tale ambito, promuove progetti e iniziative per favorire lo sviluppo del diportismo anche sportivo e quindi l’accesso alle acque marittime e interne, in un clima di esercizio  tranquillo, sicuro e dai costi accessibili, con un’attenzione particolare nei confronti dei giovani, dei diversamente abili e degli anziani, per le cui problematiche auspica di poter utilizzare il prezioso contributo di conoscenze dell’utenza nautica.

La CUN si impegnerà perché all’esistente portualità turistica, si affianchi quella alternativa, specificamente dedicata alla piccola nautica – punti d’ormeggio, campeggistica con accesso al mare, porti a secco, scivoli, campi-boe – per rendere tale forma di tempo libero economicamente accessibile a un maggior numero di appassionati e per andare incontro alle esigenze del turismo nautico proveniente dall’estero, con barca al seguito. In prospettiva, la CUN intende ricercare ogni possibile collaborazione con altre strutture e organizzazioni, anche estere, specialmente comunitarie, per promuovere attività culturali, ricerche e incontri su temi d’attualità, di studio e di approfondimento e per celebrare avvenimenti significativi del mondo della nautica, volti a mantenerne viva la memoria e le tradizioni. In definitiva, con questa iniziativa, la nautica italiana, settore vitale del turismo e dell’industria nazionale, s’impegna a dare il proprio contributo alla crescita del Paese.

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