Carnevali: «Qui possiamo portare le nostre eccellenze». Forcellini: «Il porto turistico è il luogo azzeccato per un grande salone». «Vogliamo raggruppare tutti i cantieri dell’Adriatico e quelli del Tirreno, portare trenta o quaranta cantieri italiani al Nautic Show nel Porto Turistico di Jesolo, per una fiera di livello, efficace, orientata al mercato europeo, visitata da chi effettivamente ha interesse per la nautica». Sono le dichiarazioni che Angelo Carnevali, presidente del Consorzio Export Nautico di Ravenna e titolare dell’omonimo cantiere, ha rilasciato a poche ore dall’apertura del secondo fine settimana del salone nautico già eletto, dagli stessi cantieri, la vera alternativa italiana a Genova.
«Abbiamo bisogno di un luogo – continua Carnevali – nel quale i nostri cantieri abbiano la giusta visibilità, dove possano mostrare in modo compatto l’eccellenza italiana della nautica».
A questi cantieri, che sono il fiore all’occhiello dei nostri mari, il gran calderone di Genova ormai sta stretto: «Là ci sono produttori che con uno stand riempiono un intero padiglione e investono soldoni per fare spettacoli e manifestazioni: noi facciamo una fatica del diavolo a portare i nostri clienti che poi arrivan là, ci salutano e vanno a vedersi gli spettacoli degli altri. Investiamo tanto per non avere niente in cambio». Nautic Show ha invece dimostrato che focalizzando l’attenzione sul prodotto, proponendo un salone nel quale è possibile conoscere, confrontarsi, parlarsi, si ottengono risultati, anche economici, importanti.
«Il Porto Turistico di Jesolo è il luogo ideale per un salone nautico – continua Carnevali -: c’è spazio per mostrare le barche con la giusta visibilità. C’è la possibilità di attrarre il mercato tedesco che lì è già di casa e non aspetta altro che trovare una salone di qualità. Facendo crescere il Nautic Show faremmo crescere anche la rete di assistenza, l’indotto: tutto il territorio, in tutti i settori, avrebbe stimoli importanti per la crescita».