Navigazione da diporto e Covid 19, le regole da seguire per prendere il largo dal 3 giugno in poi
Cresce la voglia di mare e di prendere il largo con la propria imbarcazione. Ma quali sono le regole per la navigazione da diporto in seguito all’emergenza Covid-19? Sul tema ha fatto chiarezza il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) pubblicando specifiche linee guida . Vediamo dunque cosa sapere sul fronte della navigazione da diporto per ragioni ludico/ricreative e di svago.
Apertura Regioni dal 3 giugno
La “Fase 2” è ormai partita e si attende di capire cosa accadrà il 3 giugno 2020, data in cui è prevista l’attesa apertura delle Regioni e il conseguente via libera agli spostamenti. In questo quadro, anche il mondo della nautica è in fibrillazione. Ma come comportarsi?
Regole per andare in barca dopo l’emergenza coronavirus
Su questo fronte è intervenuto il Mit, che il 17 maggio 2020, ha pubblicato le “Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto – Nautica da diporto” .
Per quanto riguarda, in particolare, l’utilizzo delle unità da diporto per ragioni ludico/ricreative e di svago, le linee guida del Mit specificano che è possibile applicare “in termini generali – per analogia – le regole proprie di una unità abitativa“. Questo vuol dire che bisogna seguire “la regola generale del metro di distanza tra gli occupanti dell’unità quale primaria misura di ‘distanziamento sociale'”.
Nel caso in cui a bordo siano presenti persone che vivono nella stessa unità abitativa è possibile derogare a tale misura. La regola del distanziamento sociale di una persona per ogni metro lineare dell’imbarcazione deve però essere rispettata se ci sono congiunti che non vivono nella stessa unità abitativa.
A bordo, per ciascun occupante, devono obbligatoriamente esserci i dispositivi di protezione individuale. Non deve poi mancare l’igienizzante per le superfici.
EVENTUALI SINTOMATOLOGIE
L’eventuale insorgere di sintomatologie – come febbre, sintomi di infezione respiratoria, tosse e ogni altro evento riconducibile a una possibile presenza del virus Covid-19 – deve essere “immediatamente segnalato alle autorità sanitarie competenti e ai numeri di emergenza forniti dalla Regione in cui si verifica l’evento e dal Ministero della Salute, al fine di assicurare il pronto isolamento del soggetto a rischio secondo le procedure individuate dal Ministero della Salute”.