Salvatore Basile è il nuovo amministratore delegato, Roberto Fabbri è uno dei dipendenti del gruppo da 22 anni. Non si conoscono ancora ma lavoreranno insieme al rilancio del Gruppo Ferretti. Il primo con un piano industriale triennale da realizzare, il secondo preparando i 15 nuovi modelli in legno grezzo per le barche che saranno prodotte nei 25 stabilimenti Ferretti e presentate ai prossimi saloni nautici.
Il nuovo board, che guiderà Ferretti fino al 2011, è stato nominato ieri e sarà guidato dal presidente Norberto Ferretti e dall’amministratore delegato Salvatore Basile. Sempre ieri il gruppo ha chiuso l’operazione di ristrutturazione del debito, che nei mesi scorsi aveva portato anche a un cambiamento dell’azionariato con l’uscita di scena dei private equity Candover e Permira. Il gruppo che produce yacht di lusso, riparte con un capitale sociale che vede Norberto Ferretti e il management al 38,2%, Mediobanca all’8,8% e i creditori senior e mezzanine al 53 per cento. Questi ultimi, però, senza diritto di voto.
Il piano di ristrutturazione, le cui trattative sono state gestite da Lazard e Rothschild, prevede la riduzione dell’indebitamento a lungo termine da circa 1,1 miliardi a 550 milioni a fronte della conversione in strumenti partecipativi; l’immissione di nuove risorse finanziarie attraverso un aumento di capitale da 85 milioni, di cui 70 sottoscritti dal presidente Norberto Ferretti e dal management e 15 milioni da Mediobanca; ulteriori linee di credito a medio termine a copertura delle esigenze di capitale circolante per 65 milioni e il consolidamento a medio termine di linee a revoca per ulteriori 24 milioni.
«Ho recepito il piano messo a punto per la ristrutturazione del debito. Ora la mia priorità sarà analizzare ed eventualmente rivedere questo piano alla luce di quanto è successo negli ultimi mesi, perché viviamo in uno scenario in forte evoluzione quindi faremo delle verifiche periodiche nei prossimi mesi» ha commentato Basile, aggiungendo riguardo a possibili dismissioni: «delle azioni dovranno essere fatte, anche se al momento non posso ancora entrare nello specifico perché non sarebbero indicazioni circostanziate. Dobbiamo certamente ritornare ai fondamentali e io sono lì per questo».
Dopo una doppia esperienza con i fondi di private equity, ora il gruppo riparte con l’impegno di Piazzetta Cuccia come azionista: «avere un azionista come Mediobanca potrà essere utile e li coinvolgeremo in tutto quello su cui potranno darci una mano. Mediobanca dal canto suo farà quello che fanno tutti gli azionisti» ha sottolineato il nuovo amministratore delegato, che si è anche detto certo che «il gruppo riuscirà a uscire da questo momento non facile. Inoltre ritengo che tre elementi in particolare possono determinare il successo: clienti, prodotti e squadra. E il gruppo Ferretti ha questi tre punti di forza su cui puntare».