Nonostante tutte le precauzioni, ben quattro team, su undici in gara, si sono letteralmente ribaltati. La prima scuffia, la più drammatica, è stata quella di The Wave Muscat, con Torvar Mirsky al timone. Lo scafo sottovento si è ingavonato, la barca si è capovolta di prua, l’albero si è spezzato e il prodiere è stato portato in ospedale per accertamenti. Le altre tre scuffie sono avvenute nella quarta e ultima prova della giornata. Red Bull Extreme Sailing, Oman Air e GAC Pindar hanno a loro volta scuffiato senza danni per gli equipaggi, ma tutte e tre le imbarcazioni hanno riportato danni.
La classifica generale dopo tre giorni e ben sedici prove disputate, vede Emirates Team New Zealand sempre al comando con 137 punti, Alinghi guadagna due posizioni e ora è secondo con 127 punti. Terzo in classifica è Red Bull Extreme Sailing a 125 punti.
Il Niceforyou Sailing Team, portacolori della Compagnia della Vela di Venezia, ha guadagnato una posizione in classifica generale ed è ora all’ottavo posto.
Alberto Barovier, skipper di Niceforyou, appena sceso a terra, ha raccontato: “Oggi è stata una giornata davvero impegnativa. Sembrava di regatare sul lago, ma con il vento che faceva salti di 30-40 gradi a intensità variabili dai 3 ai 28 nodi. In queste condizioni, con acqua completamente piatta, non si riesce a far “scaricare le vele” che mantengono sempre piena portanza, la prua degli scafi tende a ingavonare e il passo immediatamente successivo è il ribaltamento. Sono molto soddisfatto del mio equipaggio era la prima volta che navigavamo in condizioni così estreme. Abbiamo scelto di navigare in modo conservativo e abbiamo fatto bene. Siamo rientrati in porto senza aver fatto danni e con una serie di risultati positivi (2,6,6,5)”.