Economia

Oggi si riunisce il comitato Distretto della Nautica

In seguito al provvedimento di primo riconoscimento del Distretto Produttivo della Nautica da Diporto in Puglia, delibera Giunta Regionale n° 2409 del 10/12/2008, e a conclusione delle relative procedure per la sua costituzione, il 9 giugno 2009, si è insediato il Comitato di Distretto presso la Camera di Commercio di Brindisi.

Il Comitato di Distretto risulta così composto:

  • Danese Giuseppe – D’Astore Daniele – D’Addario Daniela – Lo Manto Paolo – Vitali Umberto – Ranieri Antonio – Galanto Luigi; in rappresentanza delle imprese
  • Meo Giuseppe – Anglani Tommaso; in rappresentanza di Confindustria e CNA
  • Convertino Cosimo, in rappresentanza delle Camere di Commercio
  • Barone Luigi, in rappresentanza degli Enti di formazione, ricerca e innovazione
  • De Carolis Donato, in rappresentanza della Provincia di Brindisi
  • Rizziello Angelo, in rappresentanza del Comune di Brindisi
  • Del Nobile Nicola, in rappresentanza dell’Autorità Portuale di Brindisi
  • De Pascalis Corrado, in rappresentanza di CGIL CISL UIL.

Presidente del Distretto è stato eletto Giuseppe Danese che, a norma del comma 3 dell’art.6 della legge regionale n° 23 del 3/8/2007, ha nominato Segretario Vincenzo Caforio. Presso la Sala Giunta della Camera di Commercio di Brindisi alle ore 10 si riunirà il Comitato di Distretto con all’o.d.g. l’approvazione del Regolamento Interno, l’adesione di nuove imprese al Distretto, circa 40, la predisposizione di iniziative finalizzate alla elaborazione del Programma di Sviluppo e al consolidamento del Distretto secondo le prescrizioni fornite dalla Regione Puglia.

Il Programma di Sviluppo, che dovrà essere consegnato alla Regione Puglia entro il 30 Settembre, dovrà indicare i punti di eccellenza e gli eventuali punti di criticità del comparto della Nautica da Diporto e del turismo nautico dell’intero territorio regionale; dovrà fissare gli obiettivi generali e specifici dello sviluppo e le azioni e i connessi progetti da realizzare; dovrà indicare il tipo e l’entità delle risorse pubbliche e private necessarie e, in ogni caso, dovrà realizzare interventi di sistema relativi al settore, escludendo interventi delle singole imprese.

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