Malgrado un debutto lento però, i prossimi giorni potrebbero essere tutt’altro che tranquilli per la flotta, che si prepara ad affrontare gli effetti della depressione tropicale Alberto che potrebbe generare venti forti, oltre i 40 nodi quando la flotta si dirigerà in mare aperto.
Gonzalo Infante ha confermato che per le prime otto ore circa il vento sarà piuttosto instabile e i team dovranno “giocare” bene con la Corrente del Golfo e le formazioni nuvolose durante il primo giorno di navigazione. D’accordo con lui lo skipper di PUMA Ken Read: “Le prime 24/48 ore sono importantissime. Avremo del sud-est oggi e una piccola transizione da passare per andare a ovest. Credo che i primi oltre la transizione avranno in bel vantaggio.”
Nel prosieguo della tappa una grande influenza avrà Alberto, il sistema depressionario tropicale che attualmente si trova a circa 200 miglia a sud-est di Charleston, nella Carolina del Sud e è il primo sistema della stagione degli uragani del 2012 e solo il terzo, in oltre 33 anni, a essersi formato nel mese di maggio a causa di un fronte occluso che corre lungo la East Coast degli USA.
Tuttavia la depressione tropicale Alberto non si presenta particolarmente forte, tanto che il Centro Nazionale Uragani statunitense le concede solo il 5/10% di possibilità di trasformarsi in un vero e proprio uragano. I sei team dovranno comunque prendere in considerazione questo sistema meteo, che si muoverà verso nord-est parallelo alla costa, con attenzione almeno fino al prossimo giovedì. Come conferma Jules Salter, navigatore di Abu Dhabi che confida in una possibile strategia favorevole per il suo team con l’aiuto di Alberto: “E’ abbastanza presto nella stagione per la formazione delle depressioni tropicali. E’ un sistema che blocca il modo tradizionale per risalire usando la corrente, quindi saremo costretti a usarla solo lungo la Florida. In un certo senso è positivo, perché quando saremo oltre Cape Canaveral e in rotta per Cape Hatteras avremo condizioni di portante che ci aiuteranno a “girare l’angolo” cosa che non avremmo potuto fare senza Alberto. Non sembra molto forte e sta già raggiungendo il picco, quindi dovrebbe allontanarsi fra domani e dopodomani.”
Una volta entrati nella parte inferiore di Alberto, i venti tenderanno a girare da nord-est a ovest, dando la chance alle sei barche di navigare veloci alle andature portanti e la prima che riuscirà a entrare nel nuovo sistema avrà la possibilità di allungarsi, almeno fino alla transizione successiva. L’esperto navigatore australiano di Team Telefonica Andrew Cape ha detto che si giocherà con quanto disponibile: “La depressione tropicale è il solo vento che c’è quindi dovremo farne buon uso, e poi cercare il prossimo. Non è una strategia diretta ma è quel che c’è.” E il suo omologo francese di Groupama, Jean Luc Nélias: “Alberto sarà un po’ più a nord di noi, quindi avremo la possibilità di evitarlo, tenendoci più bassi. Lo terremo d’occhio attentamente con le immagini da satellite per evitare di essere troppo vicini al centro del sistema e prendere venti forti.”