Nuova Normativa Patenti Nautiche: Introdotto il “Patentino” D1 per Avvicinare i Giovani al Mare
Il nuovo Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da Diporto (Decreto 17 settembre 2024, n. 133) introduce importanti cambiamenti nel panorama della nautica da diporto italiana. Tra le principali novità spicca l’introduzione della patente nautica di categoria D1, presentata ufficialmente durante il 64° Salone Nautico Internazionale di Genova. Il nuovo regolamento si pone l’obiettivo di incentivare la crescita del settore e avvicinare i giovani alla cultura del mare, promuovendo la sicurezza e il rispetto dell’ambiente marino.
La Nuova Patente D1: Requisiti e Caratteristiche
La patente nautica di categoria D1 può essere ottenuta a partire dai 16 anni e consente la navigazione diurna entro sei miglia dalla costa con natanti fino a 10 metri di lunghezza. A partire dai 18 anni, la D1 permette di condurre imbarcazioni fino a 12 metri e moto d’acqua entro un miglio dalla costa, a patto che i motori non superino una potenza di 85 kW (circa 115 CV).
Questo nuovo titolo rappresenta un’opportunità per i più giovani di acquisire competenze nella conduzione di imbarcazioni, in anticipo rispetto alla patente tradizionale, favorendo così lo sviluppo di nuove generazioni di diportisti. Inoltre, la D1 include un percorso formativo obbligatorio che si concentra su tre pilastri fondamentali: sicurezza in mare, cultura del rispetto ambientale e responsabilità nella conduzione delle unità nautiche.
Vantaggi e Impatto sul Settore della Piccola Nautica
L’introduzione del “patentino” D1 mira a sostenere l’intero comparto della piccola nautica, che rappresenta una fetta significativa del mercato. Secondo quanto affermato dal Direttore Generale di Confindustria Nautica, Marina Stella, questa riforma favorirà la crescita della domanda di acquisto e noleggio di piccole imbarcazioni, oltre a stimolare il mercato dei servizi correlati.
“La nuova patente offre un accesso semplificato e sicuro alla navigazione e alla cultura del mare per i giovani”, ha dichiarato Stella. “Questa misura non solo crea nuove opportunità a livello ricreativo e professionale, ma rappresenta anche un incentivo importante per l’economia della nautica italiana, soprattutto in un periodo di rinnovata attenzione alla valorizzazione del Made in Italy”.
Altri Interventi Previsti dal Nuovo Regolamento
Il nuovo Regolamento non si limita alla sola introduzione del patentino D1. Tra i 101 articoli contenuti nel provvedimento, sono stati previsti ulteriori interventi a supporto della piccola nautica e delle aziende del settore. Ad esempio, la Dichiarazione di Costruzione e Importazione (DCI) per i natanti offre una tutela giuridica della proprietà senza gli oneri dell’immatricolazione, permettendo anche di navigare in acque estere. Un altro intervento significativo riguarda l’obbligo per i porti pubblici di destinare spazi di ormeggio per unità fino a 6 metri, riducendo così i costi di gestione per i piccoli proprietari.
Nessuna Modifica al Regime di Esenzione dalla Patente Nautica
Il nuovo regolamento non modifica il regime di esenzione dalla patente nautica per le imbarcazioni con motori di potenza non superiore a 30 kW (40,8 CV). Pertanto, resta in vigore la possibilità di condurre imbarcazioni da diporto senza patente entro sei miglia dalla costa se il conducente ha compiuto 18 anni e, per i natanti di lunghezza fino a 10 metri, dai 16 anni.
Un Passo Avanti per la Nautica Italiana
La presentazione della nuova normativa, avvenuta in un contesto di grande prestigio come il Salone Nautico Internazionale di Genova, segna un punto di svolta per la nautica italiana. Dopo quattro anni di lavoro, il nuovo Regolamento rappresenta un importante passo avanti per il settore, in grado di coniugare la promozione della cultura marinara tra le nuove generazioni e lo sviluppo economico dell’intera filiera.
“Questa riforma – ha concluso Roberto Neglia, Responsabile dei rapporti istituzionali di Confindustria Nautica – rappresenta un concreto esempio di come il dialogo tra istituzioni e associazioni di categoria possa portare a risultati tangibili e benefici per tutti: diportisti, imprese e l’intera comunità marina”.