Onorato: «Sì al nuovo waterfront, Punzo si affidi al genio di Renzo Piano» Da Milano il patron di Mascalzone Latino: «Ha rifatto il porto di Genova, a Napoli può fare meglio»
Dal Corriere del Mezzogiorno: NAPOLI — Da Milano Vincenzo Onorato, il patron di Mascalzone Latino, sbotta: «Finalmente una buona notizia. A Napoli, lo diciamo dalla notte dei tempi, si può fare tutto, ma c’è bisogno che qualcuno cominci. Per quanto riguarda me e le mie competenze sono a disposizione, un cenno e vengo. I nomi degli imprenditori che si fanno in questi giorni, comunque, sono di sicuro affidamento e mi permetto di dare a Punzo un consiglio: di queste cose parli con Renzo Piano che ha costruito il Vulcano buono. Renzo ha rifatto il porto di Genova che ora è una splendida terrazza a mare, a Napoli un genio come lui può divertisrsi ancora di più».
Il sasso lanciato nello stagno dal presidente del Gruppo Cis-Interporto ha finalmente dato una spallata al dibattito. I politici delle due sponde hanno sottoscritto il «patto di responsabilità » e gli imprenditori si sono uniti entusiasticamente al coro. E lo stesso ha fatto il cardinale Sepe: «Quando si fa squadra anche i problemi più difficili possono essere affrontati e risolti. E questo anche il pensiero di Giorgio Napolitano e allora non resta che passare all’azione». Sembra di capire che ci sia una grande voglia di tirarsi su le maniche, insomma, e chi è abituato a fare di conti e a scommettere sul futuro sa che in tempi di recessione l’errore più marchiano che si possa commettere è ritirarsi nel guscio, rimanere sulla difensiva.
Bisogna attaccare, invece, osare, e i nomi dei colleghi che hanno idealmente stretto la mano a Gianni Punzo posseggono la cultura del fare: il neo presidente del Banco di Napoli Enzo Giustino, Maurizio Marinella, Sergio Maione del gruppo Excelsior- Vesuvio, Marco Zigon patron di Getra, Michele Rubino, amministratore unico di Caffè Kimbo, Paolo Scudieri, vicepresidente dell’Unione degli industriali, e tanti altri ancora. Onorato, anche lei ha più volte proposto la valorizzazione del waterfront portuale. E ha vinto una piccola battaglia realizzando una scuola di vela per gli scugnizzi dei rioni a rischio in alcuni locali dell’Ammiragliato. «È vero e siamo contenti, nel nostro piccolo, di quello che abbiamo fatto, ma la proposta Punzo ha un respiro ben diverso, molto più profondo perché finalmente può mobilitare, con il consenso dei politici senza distinzioni di colore, un progetto di straordinario impatto ambientale, turistico e occupazionale».
«IL MARE NON BAGNA NAPOLI» – Chiariamo meglio il concetto. «Napoli non ha un vero contatto con il mare che, invece, potrebbe essere la grande industria del futuro». Il governatore Bassolino rivendica con orgoglio l’abbattimento del muro che divideva il porto dalla città. «È vero quel muro è crollato, ma non basta. Se non ricordo male a quel gesto simbolico doveva seguire un progetto anzi una serie di progetti di riqualificazione, cioè la valorizzazione del waterfront. La proposta di Punzo va in questa direzione e pare che quaesta volta ci sia davvero voglia di far seguire i fatti alle promesse». Parliamo dei fatti, cioè delle priorità. «Il fronte mare è un’area che va riempita di attività. A Sidney in pochissimi anni sono sorti ristoranti, aree per lo shopping, pontili galleggianti anche maxi-yachts, club, scuole di vela e di marineria». A Napoli si può fare lo stesso. «Si può fare di più, ma la premessa è un accordo a trecentosessanta gradi che comprenda le istituzioni (incluso le Soprintendenze) e le forze imprenditoriali».
IL MOLO SAN VINCENZO – Il suo pallino è il Molo San Vincenzo. «Può diventare una meravigliosa passeggiata a mare e ospitare anche i crocieristi. Prima parlavamo di maxiyachts e il riferimento non è peregrino perché il turismo è specializzazione e qualità. Napoli ha perduto l’occasionissima della Coppa America perchè non offriva garanzie sul piano dell’investimento. Questo è il vuoto che bisogna colmare e la proposta Punzo è esplicita perchè tiene conto, anche se non ne fa cenno, del vecchio bacino borbonico che è un monumento bellissimo da valorizzare e potrebbe diventare uno straordinario polo di attrazione». Tra le attività che dovrebbero riempire il waterfront c’è anche l’Accademia della vela. «Un anno fa lanciai una proposta che è caduta nel vuoto, oggi mi sembra il caso di recuperarla e riproporla». Ci dica. «Penso alla possibilità di organizzare una serie di match races tra le barche che partecipano alla Coppa America. Si potrebbero invitare i più grandi skipper del mondo, che verrebbero di corsa, e le gare si potrebbero seguire da via Caracciolo. Uno show come questo, che richiamerebbe le televisioni di tutto il mondo, si può organizzare solo a Napoli, caro Punzo, e io le rivolgo un invito pressante: non molli la presa».