Economia

Polo Nautico a Torre Annunziata, addio crisi: commesse per 9 milioni

Dalla crisi alla rinascita, dall’incubo della cassa integrazione al rilancio delle politiche occupazionali: dal Polo Nautico di Torre Annunziata arrivano segnali di ripresa economica, e l’annuncio arriva a poche ore dal varo del Diamante 555, un catamarano progettato dalla studio Vulcano e realizzato dai cantieri Air Naval Yacht per l’armatore Remo Forte.

Il via libera alla vasca di alaggio e l’avvio dei lavori della bretella porto-Rovigliano hanno cambiato il corso della storia di un settore che rischiava il fallimento, ed ora Air Naval annuncia la rinascita con commesse per nove milioni di euro già in cassaforte.

Ordini che significano svolta e rilancio, ma soprattutto un calcio alla crisi che ha rischiato di mettere in ginocchio l’ultima opportunità di sviluppo a Torre Annunziata, rimandata, finora, solo grazie alla commessa da un milione di euro per la costruzione del Diamante 555.

Ma da oggi, e almeno fino a giugno 2010, per i 95 operai del cantiere, e per quelli delle trenta aziende dell’indotto, inizia una nuova stagione, senza l’angoscia della cassa integrazione, uno spettro messo alle spalle già dallo scorso otto giugno, data in cui l’Air Naval ha firmato il contratto con la Ustica Lines.

Un contratto che garantirà introiti per altri 8 milioni di euro e lavoro per 12 mesi, alla fine dei quali il cantiere consegnerà alla compagnia siciliana due Hsc (imbarcazioni ad alta velocità), navi gemelle della “Laura”, già varata la scorsa estate a Torre Annunziata. Una nave per il trasporto veloce, capace di 200 passeggeri, ed anche questo è un segnale chiaro che fa capire la strada sulla quale si stanno muovendo gli investimenti del polo oplontino. Perché se la nautica da diporto vive la crisi di commesse, resta in piedi il mercato degli yacht di lusso e quello del trasporto veloce (in aumento in tutta Europa e nel mondo a dispetto della crisi globale dell’economia).

E’ per questo motivo che il varo del Diamante, il catamarano di nuova concezione, con caratteristiche e soluzioni ingegnose, diventa un battesimo-simbolo per l’industria nautica torrese, l’inizio della rinascita dopo mesi di difficoltà economiche che hanno fatto temere persino la dismissione e l’impoverimento produttivo.
“Questo varo è simbolo di continuità per il Polo Nautico di Torre Annunziata – dice Carmine Carotenuto, portavoce del distretto nautico – dopo un periodo di dubbi e grandi perplessità legati all’assenza di una vasca di alaggio, che sembrerebbe oggi in dirittura di arrivo, almeno per l’avvio dei lavori. Inoltre è stata posta la scorsa settimana la prima pietra per la bretella di collegamento tra porto torrese ed A3. Infrastrutture fondamentali per la produzione di tutti i cantieri”.
Una produzione che riprende con vigore per Air Naval. Uno slancio imprevisto ma concreto, che adesso va consolidato nel tempo, in attesa della realizzazione delle opere infrastrutturali promesse dalla Regione e dal Comune sul territorio di Torre Annunziata.
Il Diamante 555 rappresenta una commessa pari ad un milione di euro per un progetto già premiato con il Millennium Yacht Design Award nel 2009 al Seatec, completamente costruito e poi varato dalle coste torresi. Quello che verrà sarà una sfida per rilanciare definitivamente il prodotto torrese. Una consacrazione che potrebbe arrivare proprio grazie alle commesse della Ustica Lines.

“Il Polo Nautico era per noi un’incognita – dice l’armatore Remo Forte – abbiamo imparato a conoscere questo territorio nell’ultimo anno grazie all’impegno di chi ci è stato vicino come Carmine e Bruno Sangiovanni. L’abbiamo visto crescere in modo esponenziale ed ora con il varo del Diamante 555, saremo fieri di portare la nostra esperienza in giro per i saloni internazionali, da Cannes a Genova, pubblicizzando la grande professionalità del cantiere Air Naval Yacht”.

Una professionalità che ha permesso ai fratelli Sangiovanni di trasformare la loro piccola società, nata a Nola nel 1998 con 18 dipendenti, in un punto di riferimento oggi per la cantieristica, dal diportismo al trasporto passeggeri. Air Naval ha infatti oggi due sedi: A Nola, dove realizza interni per barche in un’area di 6mila mq coperta e 3 mila mq scoperta, e a Torre Annunziata dove i fratelli Sangiovanni si sono insediati come Air Naval Yacht, azienda con a carico 80 dipendenti, di cui 32 ex operai assunti con l´acquisto dei capannoni torresi, nel quartiere Rovigliano, nell’ambito della riconversione industriale dell’area.

Niente finanziamenti pubblici, soltanto capitali privati per acquistare un’area di 10 mila metri quadrati coperti e di altri 10 mila scoperti, per una società che vanta un fatturato annuo di 16 milioni di euro e realizza imbarcazioni di lusso, dai modelli Conam esportati in America e Russia, appunto ai catamarani come Diamante 555 pronto per i saloni di Cannes e Genova.
Ma la grande svolta per l´azienda, di fronte alla crisi economica galoppante, è la produzione di High Speed Craft, imbarcazioni veloci per il trasporto passeggeri per la società Ustica Lines.

La prima di questi modelli è stata realizzata lo scorso anno, con il varo di “Laura” a settembre tra mille dubbi ed incertezze, vista l´assenza di infrastrutture che da anni stentano a decollare. Assenza che ha portato il cantiere torrese a dover bloccare alcune commesse e mettere gli operai in cassa integrazione per tre mesi (8 giugno scadenza ultima della cassa integrazione). Poi la svolta.

Finalmente è stata bandita lo scorso mese la gara di appalto della Tess per la realizzazione della vasca di alaggio pubblica ed è stata inaugurata la prima pietra, per la bretella di collegamento tra porto di Torre Annunziata ed autostrada A3. “Una lotta che devo dire hanno vinto i sindacati in prima linea – spiega Carmine Sangiovanni, amministratore unico dell´Air Naval Yacht – che si sono fatti portavoce del problema di questo territorio. Appena è stata indetta la gara per la vasca di alaggio, mi sono preoccupato di confermare un´importante commessa con Ustica Lines: 8 milioni di euro per realizzare due HSC gemelle di “Laura” entro giugno 2010. Si tratta di imbarcazioni veloci per il trasporto di 200 passeggeri, completamente realizzate in alluminio, con la lunghezza fuori tutto di 38 metri “.

Questo ha riacceso le speranze a livello territoriale, dimostrando che attraverso le infrastrutture un sviluppo reale del territorio è possibile, ampliando anzi la produzione stessa, in termini di grandezza delle imbarcazioni e commesse da espletare. Da rilevare infatti che Ustica Lines è una società siciliana e che Air Naval vanta nel proprio pacchetto clienti aziende importanti del settore navale, come l´Alicost di Amalfi del gruppo Alilauro, Snav e Gruppo Rodriquez.

Related Posts