Sono stati gli americani di PUMA a chiudere in bellezza, ottenendo la loro prima vittoria parziale in una In-port. Indossando le magliette verdi della nazionale di rugby irlandese in onore della nazione ospitante, lo skipper Ken Read e il suo equipaggio hanno ottenuto una meritata vittoria in una regata di poco più di otto miglia di lunghezza corsa con vento leggero e piuttosto ballerino, guidata fina dalle prime battute grazie a una bella partenza. Gli statunitensi hanno così ottenuto anche il loro nono posto sul podio sulle dieci regate In-port disputate finora. “Questa vittoria ha un sapore molto dolce” ha detto Ken Read conducendo la sua barca oltre la linea del traguardo. “Regatare contro i migliori velisti del mondo e vincere, cosa si può chiedere di più?”
Alle spalle degli americani sono stati due team a disputarsi il secondo gradino del podio, gli ispano/neozelandesi di CAMPER with Emirates Team New Zealand e i francesi di Groupama, che sebbene ormai certi della vittoria overall si sono comunque battuti anche per questo ultimo episodio della Volvo Ocean Race. Dopo un duello ravvicinato, è stato il team di Chris Nicholson ad avere la meglio, finendo secondo oggi e nella classifica dopo dieci regate, mentre gli spagnoli di Telefónica sono stati autori di un ritorno dell’ultimo minuto e hanno chiuso in terza piazza, pur non intaccando la terza posizione overall dei francesi. Un terzo posto che non può che completare il successo complessivo della prima partecipazione del team guidato da Franck Cammas alla Volvo Ocean Race che conferma la solidità dell’equipaggio sia nelle tappe oceaniche che nelle regate sulle boe. “E’ un grande sogno che diventa realtà, una sensazione bellissima per tutti.” Ha detto Cammas prima di salire sul palco per ricevere il Volvo Ocean Race Trophy. “Non ce lo aspettavamo, è una grossa sorpresa, una bella sorpresa. Penso che il nostro segreto sia che essendo degli outsider, siamo stati costretti a imparare in continuazione, dovevamo capire come combattere contro i team migliori del mondo e alla fine è stato più facile. Abbiamo fatto degli errori all’inizio, am poi abbiamo sempre cercato di crescere, fino alla fine a Galway.”
Le aspettative del folto pubblico accorso per il gran finale del gior del mondo a vela non sono state tradite. Una partenza molto tirata con CAMPER e Abu Dhabi a vincere la partenza e la flotta subito divisa in due nella navigazione verso la prima boa. I due battistrada iniziali hanno optato per la parte destra del campo di regata, insieme a Telefónica, ma sono state le barch del gruppo di sinistra ad essere premiate, con PUMA e Groupama primi a girare la prima boa. Una penalità inflitta per aver ostruito Sanya al giro di boa ha tolto dalla lotta per i primi posti Abu Dhabi Ocean Racing, sceso in sesta posizione mentre PUMA, Groupama e CAMPER with Emirates Team New Zealand continuavano a lottare a distanza ravvicinata. Alla quarta boa, gli americani avevano un margine di 26 secondi, e gli inseguitori poche chance di trovare una soluzione per recuperare. Mentre Sanya e Telefónica duellavano per la quarta piazza, Abu Dhabi cercava di farsi sotto. Nulla poteva fermare la determinazione e la sete di vittoria di Ken Read e dei suoi, che con una prestazione impeccabile continuavano a estendere il vantaggio, fino a portarlo a un minuto e 19 secondi sulla linea del traguardo su CAMPER. Con la vittoria odierna PUMA Ocean Racing powered by BERG, ha ottenuto sei punti portando il suo totale nelle In-port series a 45 e scavalcando in vetta al tabellone CAMPER with Emirates Team New Zealand, che finisce a 44 punti. Al terzo posto nella regata di oggi conquistato proprio nelle battute finali Team Telefónica, mentre sul terzo gradino del podio delle regate costiere si sono piazzati i leader della generale, i francesi di Groupama. Quinti e sesti rispettivamente Dhabi Ocean Racing e Team Sanya.
Classifica In-port series:
1. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 45
2. CAMPER with Emirates Team New Zealand, 44
3. Groupama sailing team, 41
4. Abu Dhabi Ocean Racing, 37
5. Team Telefónica, 27
6.Team Sanya, 16