Economia

Quando sponsorizzare è un investimento: finalmente Fincantieri

Nel mondo delle imprese italiane, soprattutto quello delle grandi imprese in cui il top management è ancorato alla poltrona, pochissimi direttori marketing e comunicazione osano fare sponsorizzazioni, soprattutto nello sport e in periodo di crisi. La sponsorizzazione viene vista come un costo e non come un investimento da legare alla crescita del brand o al territorio cui si appartiene. Sarebbe un rischio troppo alto che potrebbe scaldare la poltrona sopra cui si siede. E invece finalmente una grande azienda di Stato, storicamente legata a Trieste che ha nel mare il suo DNA, visto che costruisce grandi navi da crociera, decide di sperimentare: Fincantieri diventa title sponsor del team di super velisti triestini che parteciperano allo “special event” Extreme in occasione della Barcolana. Da cronisti l’unica speranza è che questa “rondine” faccia primavera e che i ragazzi guidati da Lorenzo Bressani possano essere supportati per tutto il circuito Extreme, l’unico format che attualmente fornisce una giusta copertura mediatica e una visibilità world wide. Pertanto per ora godiamoci l’evoluzione del catamarano italiano alla Barcolana e consideriamolo un progetto pilota. Aspettando che arrivi il momento giusto che queste grandi aziende scarichino a terra investimenti seri che diano prestigio all’Italia in giro per il mondo. Del resto Fincantieri è sinonimo di eccellenza italiana e l’Italia ha bisogno che il mondo sappia che esiste ancora l’eccellenza italiana 

Conto alla rovescia per l’inizio della “Land Rover Extreme 40@Barcolana”, al via domani a Trieste, nell’ambito delle anticipazioni alla 46esima Barcolana. La regata è organizzata dal brand automobilistico inglese, per il secondo anno consecutivo legato alla kermesse giuliana, e prevede due giorni di gare lungo costa degli acrobatici catamarani di 40 piedi, molto simili a quelli della passata Coppa America.

Tra gli iscritti, occhi puntati sul debuttante “Team Fincantieri”, unico catamarano con equipaggio e sponsor italiani. Il Gruppo cantieristico italiano, che ha sede a Trieste ed è legato al più importante evento marinaro del Mediterraneo, ha voluto a bordo i migliori velisti triestini, in totale sintonia con la strategia di internazionalizzazione e rispetto delle tradizioni della Barcolana, voluta dai suoi promotori.  “Siamo orgogliosi di questa iniziativa – il commento di Mitja Gialuz, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano – Fincantieri è scesa al nostro fianco per valorizzare il grande potenziale espresso dai velisti triestini che si stanno allenando in vista delle Olimpiadi e si sono messi in evidenza nei campionati mondiali di Santander, poche settimane fa”.

A timonare l’Extreme 40 del Team Fincantieri sarà Lorenzo Bressani che, dopo anni di vittorie nel mondo delle barche d’altura, a quarant’anni è salito sul Nacra 17 (il cat olimpico misto) con Giovanna Micol a prua in vista di Rio 2016. Accanto al binomio Bressani- Micol su Team Fincantieri correranno altri velisti triestini a 5 cerchi: Michele Paoletti (Finn), Francesca Clapcich (49er FX), Andrea Tesei e Stefano Cherin (49ER), Jas Farneti e Simon Sivitz Kosuta (470). Unico “straniero”a bordo sarà Mitch Booth. Australiano di nascita ma naturalizzato olandese, Booth ha conquistato un bronzo e un argento alle Olimpiadi di Barcellona e Atlanta con il multiscafo Tornado. Nel suo palmares quattro partecipazioni olimpiche e diversi titoli iridati.

Oltre al Team Fincantieri, che sarà presentato al pubblico oggi pomeriggio presso il Salotto Vienna (Villaggio Barcolana – ore 18:00), alle regate prenderanno parte anche i team Land Rover, RedBull e OmanSail. 

Related Posts