Fiumicino: rivolta al porto Concordia, operai «smontano» la diga, poi la tregua. Demolita per ripicca la massicciata: camionisti non retribuiti hanno portato via i massi. Nella notte Acqua Marcia convince i lavoratori: presto nuovi pagamenti. Tregua nella notte nella dura vertenza che vede opposte le ditte subappaltatrici e Acqua Marcia per la costruzione del colossale porto di Fiumicino. Mercoledì pomeriggio gli operai, senza paga da un paio di mesi, avevano preso a «smontare» la diga foranea. Un gruppo di circa 100 edili – fra operai e autisti di camion e betoniere – aveva deciso di portarsi indietro quello che aveva trasportato sin lì da mesi per assemblare le lunghe dighe frangiflutti alla foce del Tevere.
Vale a dire i pesantissimi «tetrapodi», giganteschi blocchi di calcestruzzo da gettare in mare per formare le barriere protettive che in parte – di nuovo sollevati e spostati dalle gru – sono tornati nelle cave di Tivoli e Guidonia da dove erano stati prelevati. Poi l’estanuante trattativa e infine la tregua: rappresentanti di Acqua Marcia hanno convinto i lavoratori a sospendere la protesta con la promessa che arriveranno presto nuovi soldi per pagare gli stipendi.
FONTE: Il Corriere.it