La Rolex Sydney Hobart Yacht Race 2024 si è conclusa con una cerimonia di premiazione toccante, dopo un’edizione segnata da avversità e momenti di grande spirito di squadra. La gara, lunga 628 miglia nautiche, ha visto gli equipaggi affrontare condizioni estreme, celebrando il trionfo dell’impegno umano e della resilienza.
Vittorie e Premi
La Celestial V70, guidata dal dottor Sam Haynes, ha trionfato come vincitrice assoluta della regata, mentre la LawConnect di Christian Beck si è aggiudicata la vittoria in tempo reale per il secondo anno consecutivo. Questi riconoscimenti sono stati il risultato di una gara impegnativa che ha richiesto un mix di abilità tecniche, lavoro di squadra e resistenza fisica.
Sam Haynes, Commodoro attivo del Cruising Yacht Club of Australia (CYCA) e già vincitore nel 2022, ha dichiarato con emozione:
“Siamo entusiasti di essere vincitori della Tattersall Cup per la seconda volta. Avevamo una barca ideale per queste condizioni, e ciò ci ha dato una vittoria storica. Il mio team è la mia più grande risorsa; meritano questa vittoria tanto quanto chiunque altro.”
La LawConnect, una barca da regata maxi di 100 piedi, ha mantenuto il suo ritmo costante nonostante il ritiro del rivale Master Lock Comanche a causa di un danno alla randa. L’equipaggio professionista ha navigato con determinazione per assicurarsi il traguardo.
Un’edizione segnata dalla tragedia
Prima della premiazione, è stato reso omaggio a Roy Quaden e Nick Smith, due velisti che hanno perso la vita durante la prima notte di gara. Il CYCA, forte della sua esperienza, ha gestito con professionalità e compassione l’incidente, permettendo al resto della flotta di proseguire in sicurezza. La comunità velica è rimasta unita, dimostrando grande solidarietà verso le famiglie e gli equipaggi coinvolti.
Haynes, nel suo discorso, ha reso omaggio ai due velisti scomparsi, sottolineando l’importanza del rispetto e della sicurezza in mare.
Una regata di contrasti
La 79ª edizione della Rolex Sydney Hobart è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche estreme e imprevedibili. Il sole splendente alla partenza da Sydney ha presto lasciato spazio a una tappa difficile lungo la costa del Nuovo Galles del Sud, seguita da un drastico cambiamento meteorologico all’avvicinarsi di Tasman Island. Molti equipaggi, dopo aver navigato a velocità superiori ai 20 nodi, si sono trovati a lottare contro la mancanza di vento nel fiume Derwent.
Un concorrente ha descritto questa edizione con una frase emblematica:
“La Rolex Sydney Hobart è l’unica regata al mondo che contiene quattro regate in una!”
Dei 104 partecipanti iniziali, 68 hanno completato il percorso, mentre 30 si sono ritirati principalmente a causa di danni all’attrezzatura. Sei equipaggi erano ancora in gara al momento della premiazione ufficiale.
Strategia vincente e tradizione velica
La vittoria della Celestial V70 è stata il risultato di una strategia impeccabile e di un equipaggio affiatato. La barca, lunga 71 piedi, è stata progettata per correre in oceano e si è rivelata perfetta per le condizioni di vento sostenuto che hanno caratterizzato gran parte della regata. Il tattico Robert Greenhalgh, con quattro vittorie su cinque partecipazioni alla Rolex Sydney Hobart, ha ulteriormente rafforzato la performance del team.
La regata è un’istituzione nello sport australiano, con la sua partenza il 26 dicembre che la rende un appuntamento fisso nel calendario internazionale della vela. Mark Webber, ex pilota di Formula 1 e Testimone Rolex, era presente all’arrivo a Hobart e ha elogiato l’evento:
“Come australiano, questa regata significa molto ed è piena di tradizione. È uno degli eventi più prestigiosi e iconici al mondo, dove i migliori velisti si sfidano.”
Un simbolo di sport e umanità
La Rolex Sydney Hobart 2024 ha evidenziato non solo l’abilità tecnica e fisica necessaria per competere, ma anche la forza dello spirito umano di fronte alle avversità. Dal lutto per la perdita dei due velisti alla determinazione degli equipaggi che hanno continuato la loro sfida, questa edizione rimarrà nella memoria come una celebrazione della resilienza e della comunità.