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Sailing4Ocean: Prysmian Group al servizio della tutela degli oceani

Giancarlo Pedote, Prysmian Group e il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici insieme per la salvaguardia degli oceanici

In occasione del lancio della stagione di regate di Prysmian Group, Giancarlo Pedote ha presentato presso la sede della multinazionale leader mondiale nella produzione di cavi per la trasmissione dati ed energia, un dispositivo che sarà installato sul suo IMOCA, pensato per raccogliere dati sullo stato di salute dei mari.

Il team R&D di Prysmian ha applicato la propria tecnologia di sensoristica, pensata per il monitoraggio dei cavi elettrici sottomarini, sulla barca di Pedote. Il dispositivo, denominato Pry-cam, raccoglie dati fisici dei mari quali temperatura, pressione, punto di rugiada, pressione e li combinerà con i dati satellitari mettendoli a disposizione della struttura scientifica dell’Unesco. Questa raccolta di informazioni sarà a disposizione dell’intera comunità scientifica che potrà arricchirsi progressivamente man mano che Giancarlo macinerà miglia nelle sue avventure agonistiche: su tutti il Vendée Globe del 2024.

Secondo Roberto Candela, CEO di EOSS – Electronics and Optical Sensing Solutions, divisione di Prysmian Group, il dispositivo non si presta al momento per una diffusione commerciale, ma sicuramente potrebbe essere usato, oltre sulle 7 navi posa cavi di Prysmian, anche sulle unità da diporto che navigano gli oceani. “Pry-Cam non è una tecnologia nata per avere una diffusione capillare, ma siamo convinti che la combinazione sensori, dispositivo sarebbe un ottimo strumento da installare per raccogliere una grande quantità di dati per arricchire il patrimonio informativo della comunità scientifica”.

“I mari sono palesemente in sofferenza ed è un dovere di tutti noi tutelarli e averne cura. Serve una maggiore sensibilità e cultura sulla sostenibilità degli oceani. Recentemente mi trovavo su un traghetto in gita con la mia famiglia e ho notato come il gesto affettuoso di un papà di comprare una merendina e darla al proprio figlio, si è combinato con la distrazione di non occuparsi dell’involucro di plastica, che inesorabilmente è volato via in acqua. Per me è un gesto scontato in quanto marinaio, ma dovrebbe essere nell’usanza di ognuno di noi. Spero che i dati che raccoglierò navigando aiutino anche a potenziare la cultura dell’attenzione.”

Secondo Giovanni Coppini, Direttore della Divisione Ocean Predictions and Applications del CMCC Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici “è un progetto molto stimolante che vede la nostra indole nella costante ricerca di nuovi partner e nuove sfide a trovare nella combinazione scienza e sport sempre la migliore soluzione, per accelerare il processo di diffusione della cultura e della tutela dei mari

In sostanza Sport, Tecnologia e Scienza italiane si uniscono per la salvaguardia dell’Oceano con una soluzione innovativa che permetterà di monitorare, con il contributo della ricerca scientifica avanzata del CMCC, lo stato di salute degli oceani grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale e tecnologie di sensing brevettate dal Gruppo

Transat Jacques Vabre 2021 Giancarlo Pedote Martin Le Pape
Foto: Giancarlo Pedote

Nello specifico, i dati rilevati si riferiscono a: posizione GPS dell’imbarcazione, velocità dell’imbarcazione, concentrazione di CO2 nell’ambiente, pressione atmosferica dell’ambiente, temperatura dell’acqua sulle due fiancate e sul bulbo dell’imbarcazione, temperatura all’interno dell’imbarcazione, umidità dell’ambiente, dew point o punto di rugiada dell’ambiente, livello di irraggiamento dell’ambiente.

La navigazione di test effettuata nell’agosto 2022, è stato il primo banco di prova al quale i sensori hanno reagito positivamente, dimostrando l’efficacia delle soluzioni di installazione adottate per sostenere le forti sollecitazioni a cui sono sottoposti durante la navigazione.

I dati verranno successivamente analizzati e validati dal CMCC prima di essere messi gratuitamente a disposizione della comunità scientifica internazionale tramite applicazioni interattive di previsioni meteo-marine, il portale Emodnet e le piattaforme Copernicus Marine Service, l’insieme dei sistemi di osservazione della Terra dell’Unione europea dedicato a monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini europei. Gli stessi dati saranno inoltre utilizzati dal programma CoastPredict che, nell’ambito  del Decennio del Mare dell’Unesco, ridefinisce le previsioni e le osservazioni del mare costiero su scala globale affinché la scienza risponda in maniera sempre più efficace e tempestiva ai bisogni della società. In particolare, il dati raccolti dalla barca Imoca Prysmian saranno utilizzati dal progetto del Decennio dell’Oceano delle Nazioni Unite PredictOnTime per fornire nuovi servizi, prodotti e capacità di previsioni marine basate su sistemi innovativi e integrati a livello globale.

Il sistema di acquisizione e trasmissione dati consentirà di raccogliere informazioni in aree geografiche del globo non facilmente accessibili con i tradizionali dispositivi di raccolta dati e monitorare lo stato di salute delle acque che verranno solcate da Giancarlo Pedote, in occasione della su prossima grande sfida: il Vendée Globe 2024.

“Quando ho parlato a Prysmian Group e al CMCC della mia voglia di contribuire a proteggere l’Oceano installando a bordo dell’imbarcazione dei sensori che potessero fornire alla comunità scientifica i dati di cui hanno tanto bisogno, mi sono trovato davanti persone entusiaste, che hanno subito messo a disposizione le loro conoscenze, il loro tempo e la loro passione”, ha dichiarato il velista Giancarlo Pedote. “Sapere che ogni volta che mi alleno o competo contribuisco alla salvaguardia dell’Oceano, è per me una motivazione aggiuntiva. Sapere che posso farlo grazie all’appoggio del mio Main Sponsor, che mi accompagna da 17 anni, e da un istituto importante come il CMCC, è qualcosa che va anche oltre: mi sento ancora più accompagnato in ogni mia navigazione in solitario”, conclude.

“L’impegno che Prysmian Group dedica ai temi della sostenibilità e della salvaguardia del pianeta è parte importante del lavoro quotidiano di tutto il Gruppo e vuole essere sempre più concreto, per questo abbiamo messo la nostra tecnologia con entusiasmo a disposizione di questo nobile progetto. Sappiamo che viviamo in un’epoca in cui le azioni di tutti sono guidate dalle informazioni che si ricavano dalla lettura dei dati e quanto più il dato è oggettivo, tanto maggiore è l’impatto che esso ha sulle decisioni e sulle azioni che vengono intraprese”, ha dichiarato Roberto Candela, CEO di EOSS – Electronics and Optical Sensing Solutions, divisione di Prysmian Group. “Siamo orgogliosi di poter mettere la nostra tecnologia al servizio della scienza per acquisire con la maggior precisione possibile dati che potranno essere di aiuto nel comprendere in maniera sempre più consapevole i cambiamenti climatici e l’impatto che l’azione dell’uomo sta avendo sul nostro ecosistema”.

“Nella ricerca scientifica del CMCC, avanzata e multidisciplinare, le previsioni del mare e la raccolta dei dati su cui essa si fonda costituiscono una frontiera cruciale per garantire uno sviluppo sostenibile delle società e delle attività economiche che non possono prescindere dalla protezione delle coste e degli ecosistemi marini”, ha dichiarato Giovanni Coppini, Direttore della Divisione Ocean Predictions and Applications del CMCC. “Questa collaborazione con Prysmian Group e Giancarlo Pedote è per noi molto rilevante perché, da una parte, sottolinea l’importanza di una stretta interazione tra industria, mondo dell’innovazione tecnologica, sport e ricerca scientifica per la sostenibilità del mare. Dall’altra parte, il contributo del CMCC fa in modo che i dati raccolti assumeranno una funzione altamente operativa a livello globale, serviranno per migliorare la nostra conoscenza del mare e per produrre previsioni marine globali, regionali e costiere sempre più dettagliate e puntuali, che saranno messe a disposizione di decisori, aziende, società e cittadini attraverso le applicazioni prodotte dal CMCC e utilizzate nei contesti internazionali europei ed extraeuropei”.

La sostenibilità è parte integrante del nostro business, ciò di cui noi ci occupiamo tutti i giorni”, ha sottolineato Maria Cristina Bifulco, Chief Sustainability Officer & Group Investor Relations Director di Prysmian Group. “Abbiamo il privilegio di operare in un settore che ha un ruolo primario nella decarbonizzazione e anche nell’elettrificazione del nostro sistema, ma siamo consapevoli che le nostre attività di business quotidiane non bastano. Proprio per questa ragione ci impegniamo quotidianamente anche su progetti che riteniamo particolarmente nobili e coerenti con i nostri valori aziendali. Sono tanti anni che sosteniamo Giancarlo nelle sue grandi imprese perché la vela è portatrice di valori che riteniamo cardine, come l’ambizione e la continua ricerca di nuove sfide, ma anche perché il vento e le energie rinnovabili rappresentano una parte importante del nostro business. Con questo progetto, però, vogliamo andare addirittura al di là di questi valori, mettendo una nuova tecnologia 100% italiana a disposizione della comunità scientifica per riuscire a salvaguardare il nostro pianeta e fare un ulteriore passo in avanti verso un futuro sempre più sostenibile”

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