Oceano

Sidney-Hobart la mitica regata dell’Oceano si presenta

Il 26 dicembre è solitamente un giorno di riposo; per chi celebra il Natale è l’occasione per godersi una meritata sosta dai festeggiamenti e dagli eccessi. Non per gli equipaggi delle 93 imbarcazioni iscritte alla 67ima edizione della Rolex Sydney Hobart. Il cosiddetto “Boxing Day” – così le nazioni del Commonwealth chiamano il giorno dopo Natale – non è di riposo. Gli equipaggi, infatti, partiranno per una navigazione di 628 miglia nautiche che include il famigerato ‘paddock’ dello Stretto di Bass e un piacevole rendezvous a Hobart. Secondo Garry Linacre, Commodoro del Cruising Yacht Club of Australia, organizzatore dell’evento, “La regata di quest’anno ha richiamato una notevole flotta che include un mix interessante di barche nuove, seminuove e ben rodate; la battaglia per la vittoria in tempo reale e nelle varie classi sarà molto intensa. La sfida per conquistare l’ambita Tattersall’s Cup sarà come sempre appassionante.” La lista degli iscritti include tutti gli stati australiani oltre a sei team internazionali provenienti da Francia, Hong Kong, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti.

Lo yacht più nuovo di questa edizione sarà probabilmente il Ker 40 AFR Midnight Rambler (AUS), varato a settembre e appartenente ai co-armatori Ed Psaltis, Bob Thomas e Michael Bencsik. Psaltis e Thomas conquistarono la vittoria assoluta della nefasta edizione del 1998 a bordo di una versione precedente di AFR Midnight Rambler. All’estremo opposto, lo yacht più vecchio della Rolex Sydney Hobart 2011 è il 9 metri di 79 anni Maluka of Kermandie (AUS), condotto dallo skipper Sean Langman. Langman è uno dei personaggi più estroversi della regata. A differenza di Psaltis e Thomas, non ha mai vinto il titolo overall né ha mai conquistato i cosiddetti “line honours”. Ciò nonostante, Langman ce la mette tutta per cercare di realizzare il proprio sogno. Nel 2002, Langman registrò il secondo miglior tempo di regata con il 66 piedi Grundig, scherzosamente definito come uno ‘skiff su steroidi’, finendo davanti a vari maxi yacht molto più grandi.

Maluka non è solo la barca più vecchia, ma anche la più piccola della flotta. Se paragonata al 100 piedi Wild Oats XI – lo yacht a chiglia basculante progettato da Reichel Pugh, che nel 2005 stabilì il record di regata di 1 giorno, 18 ore, 40 minuti e 10 secondi – Maluka è minuscola sia per dimensione sia per tecnologia. Wild Oats XI mira a conquistare la sesta vittoria in tempo reale su sette edizioni cui ha partecipato. Dovrà vedersela con Investec Loyal, lo yacht di dimensioni simili appartenente ad Anthony Bell. Investec Loyal compensa il deficit di vittorie rispetto a Wild Oats con un equipaggio eclettico che include alcuni dei più forti velisti al mondo e varie star dello sport australiano, tra cui il duplice campione di Rugby World Cup Phil Kearns, e l’ex-detentore del titolo mondiale di boxe Danny Green.

A bordo di Investec c’è anche il navigatore americano Stan Honey. Vincitore della Volvo Ocean Race con ABN AMRO One, Honey ha regatato su molte delle barche che di recente hanno conquistato importanti vittorie e record mondiali. Stranamente, Honey ha partecipato a una sola Rolex Sydney Hobart, nel 2006: “In quell’edizione ero il navigatore di ABM AMRO One. Eravamo appena passati in testa davanti a Wild Oats, quando perdemmo l’albero. Quella notte disalberò anche Maximus (ora Investec Loyal), più o meno alla stessa ora. Quindi si può dire che ho iniziato una Sydney Hobart Race ma non l’ho finita.” Per questo velista che nel 2010 conquistò il record di circumnavigazione del globo con il trimarano Groupama 3 nel ruolo di navigatore, la Rolex Sydney Hobart resta una delle regate d’altura più prestigiose e ardue al mondo. Honey ha commentato: “Sono felicissimo di poter partecipare a un’altra edizione. La corrente orientale australiana combinata alle condizioni meteo instabili contribuisce alla complessità della Rolex Sydney Hobart Yacht Race.”

Honey non è l’unico americano che quest’anno parteciperà alla Rolex Sydney Hobart Yacht Race. Il 48-piedi Carina (USA) di Rives Potts ha compiuto il pellegrinaggio dalla costa est degli USA partecipando alla Transatlantic Race 2011 e al Rolex Fastnet, con qualche sosta in mezzo, “Carina sta arrivando dall’Australia con mio figlio Walker e mio nipote Rives. Ha appena lasciato Bora Bora e deve percorrere ancora circa 3.000 miglia per arrivare a Sydney intorno a metà dicembre.” Nonostante quest’apparente aria di nonchalance, Potts ha superato con successo numerosi e impegnativi test in mare aperto accumulando 600 miglia di navigazione. Potts vinse il Fastnet del 1979 con il team di Ted Turner a bordo di Tenacious. Nonostante le sue linee classiche, Carina ha dimostrato di sapersi difendere bene nella sua divisione anche in mare aperto, vincendo la Bermuda Race del 2010 e il Rolex Fastnet di quest’anno.
Come Honey, Potts è desideroso di affrontare la regata più famosa dell’emisfero sud, “questa è la mia prima Rolex Sydney Hobart e dai commenti che sento e leggo in giro, sarà una regata molto impegnativa e fredda. Il nostro obiettivo è regatare in sicurezza spingendo al massimo. Vincere sarebbe il massimo, ma sono sicuro che anche gli altri concorrenti hanno questo desiderio.”

Un altro yacht che quest’anno mira al trofeo principale della regata è Jazz di Chris Bull. Stranamente per un regatante così esperto e famoso nell’emisfero nord, Bull non è ancora riuscito a vincere una delle grandi regate d’altura di 600 miglia – a conferma che vincere questo tipo di regate è davvero un’impresa straordinaria. Nella Rolex Sydney Hobart dello scorso anno Bull ha dominato la sua classe, ma è stato estromesso dalla pole position per il premio principale da Secret Men’s Business 3.5 di Geoff Boettcher. E’ la seconda volta che accade in questa regata. Quest’anno Bull spera di fare meglio. L’equipaggio di Jazz include vari noti velisti stranieri determinati a raggiungere l’obiettivo. Tra questi c’è il leggendario velista maltese Christian Ripard. Anche Ripard è deciso a conquistare il titolo e questa potrebbe essere la volta buona. Lo scorso ottobre, Ripard ha vinto la Rolex Middle Sea Race, regata di 606 miglia nautiche in cui finì secondo nel 2010. Nella Rolex Sydney Hobart dell’anno scorso Ripard era nell’equipaggio di Bull. Forse la storia ripeterà il suo corso…

Jazz è un Cookson 50. Negli ultimi anni, molti yacht di queste dimensioni hanno dominato la scena, inclusi vari TP52 ottimizzati. L’84enne Syd Fischer è probabilmente lo “statista” più anziano della Rolex Sydney Hobart, ma con un quarto in classifica nel 2008 a bordo del suo TP52 Ragamuffin (AUS), ha dimostrato che questi yacht hanno qualità eccellenti e ha confermato di non voler essere sopraffatto da concorrenti più giovani di lui. Tra i cinque TP52 iscritti all’edizione di quest’anno, due regatano con i colori di Hong Kong.

Ffreefire di Anthony Day è condotto da un equipaggio che vive, o ha vissuto, a Hong Kong o in Singapore e che regata insieme da anni su questa barca. A bordo c’è anche Russ Parker, Rear Commodore del Royal Hong Kong Yacht Club. Il secondo TP52 asiatico è Strewth di Geoff Hill, che si è piazzato terzo overall nella Rolex China Sea Race del 2010. Hill sfrutterà l’indiscusso talento del navigatore Lindsey May, skipper dello yacht Love & War, vincitore dell’edizione 2006.

Per molti regatanti questa è la prima Rolex Sydney Hobart: la 18enne Jessica Watson, una delle veliste più amate d’Australia, debutterà con un equipaggio la cui età media è di soli 19 anni. All’estremo opposto troviamo Tony Cable, che quest’anno è alla sua 46ima edizione della regata – ossia due terzi del numero totale delle Rolex Sydney Hobart disputate fino ad ora… è evidente che Cable non ama risposarsi nel giorno di Santo Stefano!

La Rolex Sydney Hobart 2011 partirà da Sydney Harbour alle 13.00 AEDT del 26 dicembre.

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