Oceano

Simeoli: alla prossima ci sarà l’Aeronautica Militare

SailBiz ha avuto occasione di chiedere a Giancarlo Simeoli, maresciallo del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, un consunitvo sulla sua terza esperienza alla mitica Sydney-Hobart e dalle sue parole a caldo emerge tutto l’impegno per una regata cosi difficile. Ma il fascino e’ tale che l’impegno sara’ rinnovato anche per la prosima edizione con la partecipazione di atleti del suo gruppo militare. “Bene sono molto contento di questa possibilità ,ma sono anche molto stanco … Delle tre che ho fatto questa forse è l’edizione meno ventosa ma si fa per dire qui il vento è sempre molto forte e quando ci sono 30 nodi sembra che non ci si nulla 😉 … Altrimenti perché più di 25 elicotteri migliaia di barche e milioni di spettatori in tutto il mondo osserva con passione e stima i regatanti di questa competizone !

Che dire dell’arrivo : purtroppo siamo stati troppo vicino alla costa e siamo caduti in un buco di vento per tre ore …per questo ci è toccato entrare nel fiume che porta all’arrivo davanti alla città di hobart durante la mattina ! Due ore di bolina contro corrente lottando con infinite virate contro un altra barca ! 


Qui in Tasmania il sole caldo dell’estate e il vento freddo dell’antartide creano delle correnti di vento fortissimo con panorami indescrivibili ! Abbiamo migliorato il risultato dello scorso anno con un imbarcazione nettamente inferiore alle moderne barche con chiglia mobile … Una soddisfazione aver raggiunto il 10 posizione over all e il primo posto nella divisione compensati ! Un risultato veramente grande vincere questa edizione !


Non è stato facile lanciare l’imbarcazione all’interno dello stretto di Bass ,abbiamo dovuto affrontare due fronti freddi con piogge e raffiche di vento, purtroppo due vele sono andare distrutte dalle forti raffiche e riparare questi imprevisti è stato molto faticoso ! Abbiamo dormito due ore per notte di tre notti che sono servite per completare il percorso e la stanchezza all’arrivo non é stata altro che un sogno nell’emozione di tagliare l’arrivo … Quando si naviga in regata costretti da turni di sei ore di lavoro e due solo per riposarsi e mangiare superata la prima notte non si ha più la sensazione lucida  e determinata dello sportivo… Entra in gioco per vincere qualcosa di piu .. un istinto per la sopravvivenza… Si elimina il superfluo nella mente e nel corpo!  Non importa se è giorno o se è notte , non importa se piove o sono le continue onde nel bagnarti completamente.. Non si fa più caso allo strettissimo contatto con altri 24 atleti … Qui si deve affrontare la forza del mare e arrivare a hobart !  

Qui in l’australia tutti sanno cosa voglia dire compiere questa regata e nel mondo non ci sono regate altrettanto difficili per questo il mio progetto è di portare questo team a competere nella  regata Middel See Race nel mediterraneo in preparazione per la prossima Sydney -Hobart 2013 con la collaborazione degli atleti dell’aeronautica militare”.

 

 

 

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