Durante il 2021 l’argomento del metaverso ha tenuto banco sulle principali testate d’informazione. Oggi grazie alla realtà crescente degli eSports si parla già di sponsor e di attività delle piattaforme di gaming che spaziano dal mondo del calcio a quello dei motori, senza dimenticare anche l’esailing, il circuito della vela e di tutti gli appassionati di barche. Così mentre in un primo momento gli eSports sembrano rivolti solo per una certa categoria di sport e di giochi, oggi vediamo come il numero di appassionati sta crescendo in modo esponenziale, per merito di settori di nicchia ben radicati come i circoli velici e la Federazione Italiana Vela Nazionale.
Come ha giustamente scritto qualcuno, il concetto di metaverso sta entrando in maniera evidente nel linguaggio pop dell’informazione e degli utenti che commentano le news e i feed su tale argomento, sempre più in voga. Naturalmente in un discorso analitico e di stampo sociologico tutto questo è legato a doppio filo alle dichiarazioni di Mark Zuckerberg, il quale cambia nome da Facebook a Meta, di fatto sdoganando un argomento che fino a qualche tempo fa non era certo di dominio pubblico. I tempi stanno cambiando un po’ su tutti i livelli, specialmente se pensiamo che gli eSports, il metaverso e il gaming, vengono da lontano e sono concetti che per gli appassionati geek e smanettoni circolano nel deep web, già da lungo tempo.
Tuttavia un conto è analizzare un fenomeno di nicchia, che attira e appartiene a un piccolo gruppo di appassionati, un altro è dire di qualcosa che possa essere praticato e utilizzato da miliardi di utenti. Eppure tutto questo ci riconduce con la mente a una certa narrativa di genere cyberpunk con Gibson, Dick, Sterling e Cline, su tutti. Fantascienza che sembra essere tornata in auge, anche grazie al successo di film come Tenet di Nolan e ancora di più di Dune di Villeneuve. Che cosa c’entra tutto questo con gli eSport e con il gaming? Il linguaggio informatico e il sistema che viene adoperato è territorio naturale per una categoria specifica di professionisti e di autentici appassionati e patiti del genere. Non si tratta quindi di giocare una partita, disputare un campionato, scaricare un gioco tramite app e praticarlo.
Ci sono infatti persone che hanno dedicato la propria vita per far conoscere meglio certe realtà, che oggi sono diventate popolari e di tendenza, tanto che le riviste sportive e quelle di lifestyle dedicano ampi articoli, reportage e via dicendo. Eppure fino a 15-20 anni fa sarebbe stato impensabile parlare di gaming, eSports e giochi online in correlazione agli appassionati e ai patiti di vela, di basket o di Formula Uno. Le cose iniziano a diventare serie quando i simulatori si perfezionano fino a diventare realmente competitivi. Pensiamo ad esempio a PES e a EA Sports FIFA, come a dei precursori di quello che sarebbe arrivato solo 20 anni dopo. Eppure gli sviluppatori di giochi come Konami, Namco e via dicendo, senza dimenticare SEGA e quindi Sony, avevano già intuito che questo settore potesse crescere e svilupparsi in modo esponenziale.
Il resto è stato legato al boom della rete internet, alla diffusione del gioco e alla passione di un informatico canadese per il gioco di abilità del poker. Dal poker siamo arrivati a un’offerta sempre più ampia di giochi da sala come casino.netbet.it sbocco naturale per ogni appassionato di blackjack, roulette, baccarat e slots sparso per il globo. Era solo una questione di tempo, di numeri e di sistema binario digitale. Concludiamo con una bella citazione sul metaverso: Il metaverso è varie sfaccettature, o sarebbe più giusto dire, potrebbe avere varie sfaccettature. La più “semplice” è quella che vedrebbe la costruzione di una realtà parallela dove gli utenti potranno crearsi un loro nuovo mondo, delle relazioni virtuali e vivere una vita immersi nel nuovo social.