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Tutto di corsa ma come solo Napoli sa fare!

Cinquantamila metri cubi di massi in tufo provenienti dalle cave di Caserta e Benevento. Dagli 80 ai 100 camion che ogni giorno per 45 giorni, trasporteranno da Fuorigrotta a via Caracciolo (altezza Rotonda Diaz) 1.200 tonnellate di “nuovi scogli” per l’allungamento della scogliera. In alternativa e con condizioni meteo favorevoli, una grossa chiatta trasporterà i massi via mare. Sarà un marzo di battaglia per la città, quello che prevede la realizzazione delle opere a mare per Coppa America. È partita la gara di appalto per la scogliera antistante la Rotonda Diaz: a sinistra sarà allungata di 95 metri (un’aggiunta sarà “costruita” anche in parallelo alla strada), a destra il prolungamento della “mantellata” sarà di 75 metri. Il progetto, realizzato dal Provveditorato alle opere pubbliche su richiesta del Comune e costruito sulle indicazioni dei tecnici americani, è stato messo a bando il 4 gennaio, pubblicato in Gazzetta ufficiale. Quattro milioni di euro, mandati a finanziamento per prolungamento (e rimozione) della scogliera. Due milioni e 100 per il prolungamento, il resto serve per trasporto in discarica, ripristino totale dei luoghi e contributo Iva. Il 4 febbraio si presentano le offerte, due giorni dopo si consegnano i lavori all’impresa aggiudicatrice.

Da Repubblica.it – Quarantacinque i giorni concessi per eseguire i lavori, l’ultimazione è prevista il 22 marzo, il collaudo il giorno dopo. Il 23 marzo le opere saranno consegnate al Comune, il 25 l’area sarà consegnata gli americani ma bisogna fare i conti con il mare, unico responsabile di un temuto stop. Sarà comunque una corsa contro il tempo, come quella fatta finora dalla struttura di via Marchese Campodisola e, in particolare dalla sezione opere marittime. Tra il 15 e il 20 dicembre il Comune commissiona i lavori, il 3 gennaio il provveditore Giovanni Guglielmi convoca un comitato straordinario per verificare il progetto e sottoporlo a parere, il giorno dopo viene pubblicato in Gazzetta. Tempi record per un evento eccezionale. E che, come tale, richiede un impegno straordinario delle forze della città.

A partire dalla polizia municipale, che sarà chiamata a sovrintendere al carico e scarico dei camion, prevedibile anche in notturna, per questo sarà necessario attivare anche un servizio di sorveglianza. Sono 4.500 i mezzi che attraverseranno la città in caso di cattivo tempo e mareggiata (si prevede un’allerta meteo proprio in quel periodo). Un numero così elevato è capace di bloccare la viabilità, tanto che si dovrà pensare ad un percorso dedicato per i tir (ognuno trasporta 30 tonnellate di pietre). Servono 50 mila tonnellate per prolungare la scogliera con due trapezi che arrivano a circa 20 metri di profondità, con una sporgenza (quella che è visibile attualmente) di 7-8 metri. All’interno della scogliera saranno realizzati i pontili galleggianti. Si tratta di opere finalizzate alla sicurezza. In caso di mare grosso, infatti, i catamarani (del valore di 3-4 milioni ciascuno) non possono restare legati alle boe, ma devono essere tirati a terra e la scogliera è un’area protetta dove rifugiarsi. Due gru (posizionate su via Caracciolo) le sistemeranno direttamente negli hangar.

Intanto, proseguono i lavori per il progetto delle opere a terra, realizzato dal Comune. Il villaggio sorgerà all’interno della villa Comunale per 10 mila metri quadrati (a partire da piazza Vittoria), previsto un recupero della Cassa Armonica (che potrebbe fare da palco per i concerti) e della Casina del Boschetto da riattivare come sede dell’Ordine dei giornalisti (ieri l’incontro tra il presidente della Provincia Luigi Cesaro e il presidente dell’Ordine Ottavio Lucarelli). Il nuovo contratto, invece, sarà ridefinito entro la prossima settimana.

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