(TMNews) – Nel frattempo per le squadre iscritte arrivano altre importanti scadenze economiche: per regolamento entro il 30 aprile i team dovranno presentare all’organizzazione una fideiussione di 200.000 dollari, entro il primo giugno versare il saldo dell’iscrizione (100.000 dollari) e infine entro il 31 dicembre prossimo versare la somma di 800.000 dollari per completare l’iter amministrativo e confermare la presenza tra gli iscritti.
Crescono le perplessità e i dubbi nella comunità velica internazionale circa la gestione economica dell’evento che sembra non tenere in conto l’attuale congiuntura e tutte le problematiche legate alla ricerca di sponsor, necessari per coprire un budget (tra i 70 e i 100 milioni di euro) per gestire una partecipazione seria e con ambizioni di risultato.
Sul fronte italiano tutto tace: il Challenger of Record Mascalzone Latino ha già fatto sapere da tempo, per bocca del suo stesso presidente Vincenzo Onorato, di essere in seria difficoltà nella ricerca dei fondi necessari e di essere pronto a rinunciare nel caso in cui non arrivassero segnali positivi.
Stessa musica sul fronte francese dove sarebbero addirittura tre i team che vorrebbero partecipare ma che, come ha recentemente dichiarato Bertrand Pacé, una delle icone della vela transalpina, non riescono in realtà a trovare risposte concrete dagli sponsor contattati.
I team iscritti all’America’s Cup sono al momento 15. E’ opinione diffusa tra gli addetti ai lavori che attualmente soltanto i tre quarti di loro abbiano le carte in regola dal punto di vista economico per partecipare. Il Defender dell’America’s Cup, Oracle Racing, forte del patrimonio personale del suo patron, l’americano Larry Ellison uno dei 10 uomini più ricchi del mondo, sembra disinteressarsi di queste problematiche e continua la sua preparazione forte di un vantaggio tecnico ed economico che lascia pochi dubbi su chi potrebbe essere il vincitore della prossima edizione dell’America’s Cup.
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