Secondo l’organizzazione internazionale che dal 1919 lavora per migliorare la vita di bambini e adolescenti nel mondo, sono 6.9 milioni i bambini con meno di 5 anni che, ogni anno, nel mondo muoiono per malattie banali e prevenibili come diarrea, morbillo, complicazioni neonatali e polmonite. Un terzo di tali decessi ha come concausa la malnutrizione. Il Palloncino rosso, simbolo dei milioni di bambini che ognuno può contribuire a tenere in vita, è il protagonista della Campagna “Every One” di Save the Children. Partito oggi da Roma, il viaggio del Palloncino rosso – realizzato in collaborazione con UISP ( Unione Italiana Sport Per tutti), CSI (Centro Sportivo Italiano) – toccherà ben 18 città italiane tra ottobre e novembre. Trieste, terza tappa del viaggio del Palloncino, vedrà insieme sport e solidarietà, grazie all’impegno delle “Stelle Olimpiche”.
Trieste, “White Goose – Duvetica”, l’Arya 415 dell’equipaggio a cinque cerchi, gareggerà con una livrea dello scafo ispirata ai colori delle campagna. Sulle murate della barca si leggerà la scritta “Stelle Olimpiche per Save the Children”. Inoltre sulle draglie di “White Goose – Duvetica” saranno posizionati diversi palloncini rossi. Sull’imbarcazione delle stars sportive anche lo stemma Comune di Trieste e il brand di abbigliamento Duvetica, che da anni sostengono i progetti dell’Associazione.
La tappa giuliana del Palloncino rosso coinvolgerà anche istituzioni e scuole in un evento di sensibilizzazione realizzato da Save the Children in collaborazione con UISP (Unione Italiana Sport Per tutti). Nella mattinata di sabato 13 ottobre, in Piazza dell’Unità, le “Stelle Olimpiche” consegneranno il manifesto della campagna al Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini. Nella stessa location, gli studenti dell’Istituto “Tiziano Weiss” coinvolgeranno una rappresentativa del Team rosa in un momento ludico-educativo volto a sensibilizzare i cittadini sui temi malnutrizione, spreco e urgenza.
L’equipaggio delle skippers Larissa Nevierov (Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008) e Giulia Pignolo (Pechino 2008), sarà così composto:
Noemi Batki, Tuffi (Pechino 2008, Londra 2012)
Myriam Cutolo, Vela (Atene 2004)
Elisabetta Marin, Lancio del Giavellotto (Atene 2004)
Giovanna Micol, Vela (Pechino 2008, Londra 2012)
Ibolya Nagy, Tuffi (Barcellona 1992)
Gabriella Paruzzi, Sci di Fondo (oro a Salt Lake City 2002 e bronzi ad Albertville 1992, Lillehammer 1994, Nagano 1998,Torino 2006)
Alessia Pieretti, Penthatlon (Pechino 2008)
Karen Putzer, Sci Alpino (bronzo Salt Lake City 2002)
Federica Salvà, Vela (Atlanta 1996, Sydney 2000)
Marta Zanetti, Vela Paralimpica (Londra 2012)
Special Guest: Luca Giustolisi, Pallanuoto (Bronzo Atalanta 1996).
“Abbiamo partecipato a 5 edizioni della Barcolana – il commento di Larissa Nevierov – Con grande orgoglio posso affermare che i risultati più significativi li abbiamo raggiunti nell’ambito della solidarietà sociale. Tutto ciò era inimmaginabile nel 2008 quando il Team contava solo 10 ragazze. Ora siamo più di 40, un dato significativo che è garanzia di successo per la diffusione dei valori dello sport”.
“Sono felice di veder crescere di anno in anno la collaborazione fra Save the Children e il mondo dello sport, in particolare con quest’evento così rappresentativo dei valori più autentici dell’attività sportiva – spiega Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia – Ringrazio la Barcolana e le Stelle Olimpiche per condividere con noi questa sfida dura e difficile, ma che si può vincere: cioè ridurre fino speriamo ad eliminarla del tutto la mortalità infantile. Quasi 7 milioni sono i morti per cause banali e curabili: una diarrea, un parto senza assistenza minima, una polmonite. E poi c’è la fame, responsabile di 1/3 di queste morti. Ma in un mondo che ha visto raddoppiare la produzione agricola e in cui il volume degli sprechi è altissimo, morire per mancanza di cibo è ugualmente intollerabile. Facciamo tutti insieme qualcosa. Aiutateci nei nostri programmi di salute e nutrizione nel mondo inviando dal 15 ottobre all’11 novembre un sms al 45507. Nel solo 2011 abbiamo raggiunto con interventi nutrizionali e sanitari circa 50 milioni di bambini e mamme in età riproduttiva. Save the Children Italia sta lavorando in particolare per supportare bambini, mamme e comunità in Egitto, Etiopia, Mozambico, Malawi, Uganda, Pakistan, Nepal e India”.