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VALORIZZARE IL TALENTO OLIMPICO CON PREMI ONOREVOLI

La World Athletics, la federazione internazionale di atletica leggera, ha annunciato che chi conquisterà una medaglia d’oro nelle discipline di atletica alle Olimpiadi di Parigi 2024 riceverà un premio di 50.000 dollari. Questa decisione, riportata dal Guardian, ha sorpreso il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che tradizionalmente non ha mai assegnato premi in denaro per la partecipazione o la vittoria alle Olimpiadi. Finora, sono state le singole federazioni nazionali e gli sponsor a offrire bonus olimpici agli atleti in caso di vittoria.

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Tokyo 2020 Tita banti

La World Athletics è la prima federazione internazionale in 128 anni di storia olimpica a prevedere una ricompensa in denaro per gli atleti. Sebastian Coe, presidente della World Athletics, ha dichiarato: «Il mondo è cambiato. È fondamentale creare, ove possibile, uno sport che sia finanziariamente sostenibile per i nostri concorrenti. Questa decisione rappresenta solo l’inizio».

Inoltre, la federazione ha promesso di estendere i premi in denaro anche ai vincitori delle medaglie d’argento e di bronzo ai Giochi di Los Angeles 2028.

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Il CIO ha risposto evidenziando il proprio impegno nel supporto agli atleti e alle organizzazioni sportive: «Il Comitato Olimpico Internazionale ridistribuisce il 90% di tutte le sue entrate, in particolare ai Comitati Olimpici Nazionali e alle Federazioni Internazionali. Ogni giorno, l’equivalente di 4,2 milioni di dollari è destinato ad aiutare atleti e organizzazioni sportive a tutti i livelli in tutto il mondo. Spetta a ciascuna federazione determinare come servire al meglio i propri atleti e lo sviluppo globale dello sport».

In Italia, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) assegna premi in denaro agli atleti che raggiungono il podio. Per le Olimpiadi di Tokyo 2020, il CONI ha investito complessivamente 6,6 milioni di euro per ricompensare gli atleti azzurri: 180.000 euro per ogni medaglia d’oro, 90.000 euro per l’argento e 60.000 euro per il bronzo. Prima dei Giochi in Giappone, il CONI, sotto la guida del presidente Giovanni Malagò, aveva deciso di aumentare del 20% questi importi, descrivendo la decisione come «un atto dovuto verso gli atleti che hanno fatto tanti sacrifici».

Ovviamente questo ragionamento vale per tutti gli sport, soprattutto quelli che per raggiungere i massimi livelli richiedono investimenti significativi da parte degli atleti che non solo per quattro lunghissimi anni si devono sacrificare, ma devono anche spendere con trasferte onerose e materiali sempre di primo livello. Gli sponsor personali danno un significativo aiuto, ma il sostegno internazionale sarebbe un incentivo maggiore-

Questo approccio sottolinea l’importanza di sostenere gli atleti olimpici, riconoscendo i loro anni di sacrifici con premi in denaro che riflettono il loro impegno e dedizione. È essenziale che gli atleti ricevano un riconoscimento adeguato per i loro successi, non solo come incentivo, ma anche come segno di rispetto per il loro contributo allo sport e alla società.

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