Oceano

Velux 5 Ocean Race, nuovo format

Velux 5 Ocean Race – pronti a destinare 36.000euro agli skipper oceanici
Gli organizzatori della VELUX 5 OCEANS 2010-2011 metteranno a disposizione degli skipper che si iscriveranno alla regata un budget per la gestione dell’evento.  L’investimento sarà così suddiviso:

  • €3,500 per ogni tappa per coprire i costi di vitto e alloggio nei porti che ospiteranno la tappa (total of €21,000);
  • €10,000 come contributo per l’attività di comunicazione a supporto degli sponsor durante la regata;
  • €5,000 per sopperire alle spese di logistica durante il giro del mondo.

Kent Holm, VELUX Marking & Communication Manager ha dichiarato: “Come title sponsor, siamo felici che l’organizzazione ha avviato un tavolo di lavoro con gli skipper  per identificare le criticità e quindi per capire come allocare il budget per la campagna dei team. Speriamo vivamente di aver individuato le necessità dei nostri velisti e quindi di attrarre l’attenzione dei migliori al mondo“.

Sir Robin Knox-Johnston invece ha commentato che “In Dicembre, abbiamo annunciato che la  VELUX e la Clipper Ventures (l’agenzia che gestisce l’evento) erano intenzionate a distribuire €1.8 million per gli skipper che avrebbero preso parte  alla VELUX 5 OCEANS 2010-11. Sono stati previsti anche premi per un valore complessivo di circa €500,000 da suddividere per tappa e per flotta, oltre a dare supporto per quegli aspetti di budget come accommodation, communications e logistics. Siamo così onorati di aver confermato la nostra promessa con un investimento diretto di €36,000 per ogni team durante la gara. Siamo consapevoli che il format del nostro evento che dura circa 8 mesi, toccando 5 continenti attraverso 5 impegnativi oceani potrebbe introdurre costi aggiuntivi, soprattutto di manutenzione straordinaria delle barche e questo aspetto in un momento di crisi economica non agevola la gestione di un team. Anche se sappiamo che il nostro evento fornisce un incredibile esposizione mediatica e un unica opportunità di ospitalità sugli Open 60, reputiamo che questo sia il nuovo approccio commerciale per le regate oceaniche“.

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