Nei giorni scorsi, in occasione del lancio del Vendée Globe, abbiamo chiesto al presidente del comitato organizzatore che è anche presidente della Regione Vendea cosa voglia dire creare un evento a supporto promozionale di una regione bretone. Alain Leboeuf racconta a Sailbiz perché vale la pena organizzare un evento di questa portata. La visibilità è talmente impattante che vale la pena anche creare degli uffici di promozione in giro per il mondo.
Qual è l’impatto economico stimato della regata del Vendée Globe sulla regione della Vandea in termini di turismo e commercio?
La storia dell’evento è indissolubilmente legata a quella del Dipartimento della Vandea fin dalle origini, e una delle sue forze è il radicamento sul territorio. Per la Vandea, il Vendée Globe rappresenta l’equivalente di una stagione turistica estiva di successo, in un periodo generalmente più tranquillo. Nel 2016, l’evento ha generato 35 milioni di euro di ricadute economiche per il territorio della Vandea.
In che modo il Vendée Globe ha contribuito a rafforzare la visibilità internazionale della Vandea come destinazione turistica e regione marittima di eccellenza?
L’impatto globale dell’evento equivale a oltre 373 milioni di euro di valore pubblicitario, trasmesso in TV su 190 territori.
Per il Dipartimento della Vandea, nel 2016 (poiché l’edizione 2020 è stata influenzata dalla pandemia Covid-19), le ricadute dirette sono state di 35 milioni di euro. L’evento diventa sempre più internazionale a ogni edizione, e attualmente conta 14 skipper internazionali di 11 nazionalità, un record. Per accompagnare questa dinamica, abbiamo potenziato il nostro piano di promozione a livello mondiale. In collaborazione con En Vendée e Atout France, sono state intraprese azioni promozionali mirate su mercati chiave e di opportunità, legate all’evento e al territorio. Tra queste: un punto stampa a Ginevra con Ulysse Nardin a settembre 2023, punti stampa a Londra e New York a ottobre 2023, una campagna in Belgio con Vacancesweb e un punto stampa in Giappone a gennaio 2024. Organizziamo anche la corsa New York Vendée, che ci consente di promuovere il Vendée Globe oltre Atlantico. Queste azioni mirano a rafforzare l’attrattiva della corsa in Paesi con un skipper partecipante e a mettere in luce il potenziale turistico della Vandea.
Quali sono i settori economici locali che beneficiano maggiormente dell’evento durante e dopo l’evento? Ci sono progetti di sviluppo specifici avviati grazie alla regata?
Il Vendée Globe genera significative ricadute economiche, in particolare per il settore turistico, che rappresenta la prima economia del Dipartimento, con un fatturato di 2,25 miliardi di euro e oltre 37.000 posti di lavoro diretti e indiretti. Durante l’edizione del 2016, l’evento ha registrato 329.000 pernottamenti e 1,7 milioni di giornate turistiche, con una spesa media di 47 € al giorno per turista, per un impatto globale stimato di 35 milioni di euro per il territorio della Vandea. Oltre a queste ricadute immediate, la regata ha portato alla nascita di progetti di sviluppo come la futura “Galerie du Vendée Globe”, uno spazio dedicato alla storia della regata, alle sfide tecnologiche e alla conoscenza degli oceani, che aprirà presto ai Sables d’Olonne, rafforzando il radicamento territoriale dell’evento.
Si contano almeno 6 progetti IMOCA che si sono stabiliti ai Sables d’Olonne, che ha predisposto strutture adeguate per accogliere al meglio i progetti degli skipper.
Qual è il ritorno sull’investimento (ROI) per la regione, considerando il supporto finanziario e logistico alla regata rispetto ai benefici generati dall’evento?
Per ogni 1 € investito, si calcolano 4,10 € di ricadute economiche sul territorio.
Come gestite la promozione e il marketing dell’evento per raggiungere un pubblico globale? Quali strategie avete adottato per attrarre sponsor e partner internazionali?
Per accompagnare questa dinamica, abbiamo potenziato il nostro piano di promozione a livello mondiale. In collaborazione con En Vendée e Atout France, sono state intraprese azioni promozionali mirate su mercati chiave e di opportunità, legate all’evento e al territorio. Queste azioni mirano a rafforzare l’attrattiva della corsa in Paesi con un skipper partecipante e a mettere in luce il potenziale turistico della Vandea.
Dal punto di vista organizzativo, quali sono le principali sfide legate alla gestione di un evento di questa portata? Quali best practices avete sviluppato nel tempo per garantire il successo dell’evento?
Il Vendée Globe è organizzato dalla SAEM Vendée, una Società Anonima d’Economia Mista creata nel 2003. L’azionariato di questa società è composto da enti locali, con il Consiglio Dipartimentale della Vandea come azionista di maggioranza (56,33%), insieme alla Città dei Sables d’Olonne, alla Regione Pays de la Loire e a 32 imprese vendéennes.
Il team organizzativo, sotto la direzione generale di Laura Le Goff dal 2016, si amplia notevolmente durante l’evento, passando da meno di 10 persone normalmente a diverse centinaia. L’organizzazione si basa su partnership solide con attori storici come il dipartimento della Vandea, Sodebo, la città dei Sables d’Olonne e la Regione Pays de la Loire. A ogni edizione, nuovi partner si aggiungono all’evento.
L’organizzazione include anche 350 volontari che contribuiscono al buon svolgimento del villaggio di partenza e degli arrivi. Il team lavora in stretta collaborazione con gli skipper, la cui preparazione dura anni. Durante la gara, la priorità è la sicurezza dei marinai, gestendo tutti gli aspetti sportivi e nautici e assicurando assistenza continua.
In parallelo, garantiamo la produzione e diffusione di contenuti mediatici a livello mondiale, grazie a tecnologie avanzate che consentono collegamenti satellitari e dirette dall’oceano.
Quali sono le iniziative del Dipartimento per coinvolgere i giovani e promuovere la cultura marittima?
Il Dipartimento della Vandea ha sviluppato un programma specifico per i giovani: il Vendée Globe Junior. Si tratta di un’esperienza didattica immersiva, gratuita e pensata per gli studenti, basata sul mondo della regata e la protezione degli oceani.
Sono disponibili 72 schede pedagogiche digitali per insegnanti e famiglie, con temi come la storia della regata, le professioni del mare e l’ambiente marino. Oltre a questi materiali, sono proposti eventi scientifici, serie web, giochi e attività per permettere a tutta la famiglia di seguire la corsa e vivere insieme l’avventura.
Una parte dei contenuti è disponibile in inglese, rendendoli accessibili ai bambini di tutto il mondo. Il programma è anche promosso sul sito della Giornata Mondiale degli Oceani delle Nazioni Unite.
Per il futuro, come prevedete di sviluppare ulteriormente la regata e aumentare ancora l’impatto economico e la visibilità della regione? Avete nuove iniziative o collaborazioni in mente?
Ogni edizione del Vendée Globe è un’occasione per innovare! Quest’anno, ad esempio, abbiamo introdotto la mascotte Adélie, per rafforzare l’aspetto familiare e popolare dell’evento e veicolare messaggi per la protezione degli oceani.
La regata continuerà a sviluppare iniziative educative per ispirare un movimento globale per un futuro più sostenibile. Il Vendée Globe del futuro sarà non solo una competizione sportiva di fama mondiale, ma anche un modello di responsabilità ambientale e un catalizzatore di cambiamento positivo per il nostro pianeta.
Abbiamo già deciso che nel 2028 tutti i concorrenti del Vendée Globe saranno dotati di strumenti scientifici per una raccolta dati senza precedenti nel Grande Sud.