Il 12 novembre 2028, da Les Sables d’Olonne, una nuova generazione di skipper partirà per la prova più estrema della vela: il giro del mondo in solitario, senza scalo e senza assistenza. Solo 100 marinai, nella storia, sono riusciti a completare quello che viene definito l’“Everest dei mari”.
Per la sua 11ª edizione, che coincide con il 40° anniversario, la Vendée Globe resta fedele alla sua identità, ma introduce importanti evoluzioni regolamentari e ambientali.

Qualificazioni: iscrizioni da febbraio 2026 e nuovo sistema più equo
Le iscrizioni apriranno il 16 febbraio 2026, esattamente 1.000 giorni prima della partenza. Per qualificarsi, ogni skipper dovrà completare almeno una regata in solitario di Grade 2 del calendario IMOCA 2025–2028, a bordo della barca con cui correrà il Vendée Globe, senza superare il doppio del tempo del vincitore.
Successivamente, i concorrenti dovranno rientrare tra i primi 37 dell’IMOCA Globe Series, che tiene conto dei punteggi accumulati nelle varie regate del ciclo: solo i nove migliori risultati saranno considerati (eccetto le gare di Grade 4, tutte conteggiate). L’organizzazione potrà inoltre assegnare tre wild card, per un massimo di 40 partecipanti.
Un’edizione più sostenibile e impegnata
Nel 2028 ogni skipper dovrà imbarcare almeno uno strumento scientifico, contribuendo alla raccolta di dati oceanografici, come già avvenuto nel 2024. Inoltre, verrà introdotto l’obbligo di puntare alla totale autonomia energetica da fonti rinnovabili, lasciando i combustibili fossili esclusivamente a usi di sicurezza.
La prima tappa di qualificazione
Il nuovo ciclo si aprirà con la Vendée Arctique, regata in solitario con partenza il 7 giugno 2026, da Les Sables d’Olonne verso il Circolo Polare Artico e ritorno. Una prima prova che preannuncia un’edizione 2028 più audace, più innovativa e ancora più vicina alla tutela dell’oceano.