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Il “pasticciaccio” della Coppa America

Dichiarazione della Société Nautique de Genève, Defender della 33a America’s Cup.
Questo il commento di Fred Meyer, Vice-Commodoro della SNG, a proposito dell’ultima causa legale intentata dal Golden Gate Yacht Club.

 

È un peccato il fatto che BMW Oracle e il Golden Gate Yacht Club (GGYC) insistano nel tentativo di vincere l’America’s Cup con una causa legale piuttosto che sull’acqua. Questa è la sesta volta che loro portano il Defender in un’aula di giustizia. Probabilmente il vero motivo per il quale Larry Ellison continua a ricorrere alle cause legali è per distogliere l’attenzione dal fatto che la loro barca non rispetta le misure da loro stessi indicate nel Certificato di Sfida.

Tutte le speculazioni del Golden Gate Yacht Club circa l’organizzazione della regata, fatte prima della pubblicazione del bando e delle istruzioni di regata, sono semplicemente premature e speculative. Le stesse sono deliberatamente pensate e utilizzate per denigrare la reputazione e gli sforzi del Defender dell’ America’s Cup, Société Nautique de Genève (SNG), e della stessa America’s Cup.
BMW Oracle trascina l’ America’s Cup nella aule giudiziarie ancora una volta senza alcun fondamento.

Le regole dell’ America’s Cup sono quelle che rispettano i dettami del Deed of Gift scritto oltre 130 anni fa, quando altri yacht club americani erano Defender. Queste regole non sono come le vorrebbero ora, ovvero a proprio uso e consumo, il Golden Gate Yacht Club o BMW Oracle, che in questa occasione sono sfidanti e non defender”.

I fatti, nella loro semplicità, sono:

1. In assenza di un mutuo consenso tra il Defender e il Challenger, l’America’s Cup è rigorosamente governata dalle regole contenute nel Deed of Gift.

2. D’accordo con quanto riportato neI Deed of Gift, e come è sempre accaduto in passato, lo yacht club Defender è l’organizzatore della manifestazione.

3. Il Deed of Gift ordina che l’imbarcazione sfidante non debba superare determinate dimensioni. Il GGYC ha presentato un certificato di sfida ufficiale dichiarando di partecipare con un’imbarcazione di 90*90 piedi. Oggi devono onorare questa decisione presa liberamente e volontariamente, pertanto la loro imbarcazione deve rispettare le dimensioni dichiarate, come peraltro chiaramente ordinato dal giudice Kornreich. La SNG non vuole squalificare il GGYC; loro hanno sufficiente tempo a disposizione per modificare la loro barca e le sue misure.

4. Le regole della regata saranno quelle del Deed of Gift, le regole di regata dell’ISAF scritte e promulgate dalla Federazione Internazionale della Vela e utilizzate ogni giorno da tutti gli yacht club del mondo, compresi il GGYC e SNG.

5. Le regole della regata saranno pubblicate sul Bando di Regata il 6 Novembre 2009, mentre le Istruzioni di Regata saranno pubblicate l’8 Gennaio 2010, quindi con molto anticipo rispetto a quanto fece un Defender americano, del quale Tom Ehman era l’amministratore delegato, per la sfida del 1988, ultima occasione in cui la Coppa fu disputata senza il mutuo consenso e quindi rispettando alla lettera le regole del Deed of Gift.

6. SNG ha volontariamente fornito al GGYC, e con molto anticipo, i dettagli delle regole e delle procedure che riguardano la stazza e la costruzione dell’imbarcazione che parteciperà all’evento e continua a rispondere a eventuali e a dare informazioni al GGYC su questi aspetti per consentire loro di preparare la loro imbarcazione “USA”.

7. Tutti i giudici e i membri della Giuria Internazionale saranno selezionati dalla Federazione Internazionale Vela (ISAF). Come succede in tutte le regate e le competizioni sportive di ogni genere per i partecipanti, anche giudici e giurati dovranno rispettare le regole della manifestazione.

8. La Suprema Corte di New York ha già esaminato l’accordo tra SNG E ISAF, che è peraltro in linea con altri accordi del passato approvati dal GGYC, e ha dichiarato che: “l’accordo non è in conflitto con le regole del Deed of Gift o con altre regole che possono essere applicate nel caso di specie. L’accordo non presenta alcun aspetto fuori dal comune.”
 

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