Domani a Palazzo Marini, a Roma, si svolgerà l’Assemblea generale dell’industria nautica in Italia.
A Roma presso la Camera dei Deputati, Palazzo Marini, UCINA -l’Associazione aderente a Confindustria e che rappresenta l’industria nauticaitaliana – organizzerà l’assembleagenerale della nautica italiana.
Alla presenza, tra gli altri, di Claudio Scajola, Ministro delloSviluppo Economico, Altero Matteoli, Ministro delle Infrastrutture e deiTrasporti, Maria Vittoria Brambilla, Sottosegretario Presidenza del Consigliodei Ministri con delega al Turismo, Umberto Vattani, Presidente IstitutoCommercio Estero, Luigi Grillo, Presidente VIII Commissione Lavori Pubblici,Trasporti e Telecomunicazioni del Senato, Mario Valducci, Presidente IXCommissione Trasporti presso la Camera, Antonio D’Alì, Presidente XIIICommissione Territorio, Ambiente presso il Senato, Ermete Realacci, VIIICommissione Ambiente presso la Camera, Giuseppe Parrello, Presidente AutoritàPortuale Ravenna, Mauro Cutrufo, Vice Sindaco di Roma, Anton FrancescoAlbertoni, Presidente UCINA, l’Assemblea vuole essere un momento importante diriflessione e confronto per il settore, che si pone l’obiettivo di continuare acrescere ed essere simbolo del “made in Italy” nel mondo, pur nell’attualecontesto congiunturale caratterizzato da profonda instabilità.
L’Assemblea sarà l’occasione per presentare il Rapporto sul TurismoNautico. Forte di questi presupposti e con concreta consapevolezza, UCINAcontinua ad impegnarsi nei propri progetti strategici – portualità, buonafiscalità, formazione e sostenibilità ambientale – puntando ad un sempremaggiore coinvolgimento delle Istituzioni.
In tale contesto, si vogliono individuare e comprendere le prioritàdelle azioni necessarie per sostenere un mercato come la nautica che, pur in unmomento di crisi, contiene concrete potenzialità di sviluppo.
Sulla base dei dati 2007 l’industria nautica italiana conferma, infatti,la sua leadership mondiale: oltre 6 miliardi di euro di fatturato, uncontributo al PIL di 5,5 miliardi di euro, un numero di addetti complessivipassati da 10.000 a 37.000 in dieci anni, senza contare l’indotto nell’ambitodel turismo nautico.