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-500 miglia a Lisbona, mettetevi il casco!

Mancano meno di 500 miglia a Lisbona e la flotta ha cominciato a compattarsi. Tutti cercano il modo di affrontare al meglio la zona di vento leggero che li attende e che potrebbe scombinare ancora una volta posizioni e classifica. Abu Dhabi continua a guidare ma il suo vantaggio si è assottigliato fino a poco più di 15 miglia. Forti delle buone prestazioni nelle andature larghe e malgrado un problema tecnico, i francesi di Groupama tenendosi più a sud del gruppo si sono portati in seconda posizione, scavalcando gli americani di PUMA. Telefonica è quarto e controlla, ormai da molte ore CAMPER mentre Team Sanya ha recuperato miglia preziose e resta nel gruppo, pronto a un eventuale attacco. Non è ancora detta l’ultima parola e la posta in gioco mette grande pressione sulle spalle dei navigatori oceanici.

I sei team della settima tappa della Volvo Ocean Race stanno gradualmente mettendo la prua verso la meta, la linea del traguardo di Lisbona, ormai distante meno di 500 miglia. Che, tuttavia sembrano essere assolutamente cruciali. Sebbene il ritmo continui ad essere buono, con velocità comprese fra i 16 nodi di Abu Dhabi e i 19,8 di Telefónica, equipaggi, navigatori e skipper si preparano a un’imminente calo dell’andatura quando entreranno in contatto con un sistema di alta pressione che si para loro di fronte e si estende per circa 200 miglia in senso nord/sud.  Le sei barche hanno dunque preso le decisioni tattiche/strategiche che ritengono migliori per posizionarsi nei confronti della calma, distribuendosi su un asse di appena 35 miglia, fra Abu Dhabi e Groupama, spinti da un vento da sud verso il muro che li attende a prua, verosimilmente già nel pomeriggio di oggi. Nella notte poi, le barche si troveranno nella parte centrale dell’alta pressione, con venti che potrebbero scendere sotto i sei nodi.

Il battistrada continua ad essere lo scafo nero di Abu Dhabi, che è riuscito a giocare bene le sue carte nel corso della tappa e che è alla ricerca della sua prima vittoria in unta frazione oceanica della Volvo Ocean Race. Tuttavia il team guidato da Ian Walker ha come nemico numero uno il tempo, perché gli avversari si avvicinano inesorabilmente a mano a mano che l’alta pressione si fa più prossima. Ian Walker  skipper di Abu Dhabi: “Sono ore difficili, lo sappiamo tutti che stiamo per entrare un una zona di bonaccia e che gli altri recupereranno in fretta. Non piace a nessuno perdere miglia e al momento noi stiamo perdendo, però siamo ancora in testa, non va male. E’ uno scenario quasi impossibile, perchè si prova a mettersi tra l’avversario e la boa, ma non abbiamo lo stesso vento dei nostri avversari, e non si riesce a salire senza perdere. Cerchiamo di stare alti e di andare veloci. Ma prima o poi ci fermeremo senza vento, e allora avrà ragione chi riuscirà a uscirne per primo. E poi la flotta potrebbe trovarsi tutta insieme.” Walker tuttavia crede nelle performance della sua barca con aria leggera. “Penso che andrà bene, sembriamo camminare con poco vento, abbiamo vinto tre in-port ma sfortunatamente tra qui e Lisbona ci sono anche delle zone di aria media, ci sono ancora 200 miglia alla dorsale e poi 200 dopo, c’è ancora un sacco di strada da fare. Credo che abbiamo il 20 o 30 percento di possibilità, forse un po’ di più di quelli che sono dietro, ma Groupama è molto veloce al lasco, quindi credo siano i favoriti.”

La previsione di Walker è stata confermata, dato che oggi l’inseguitore più immediato è proprio Groupama, che è riuscito a superare PUMA e al rilevamento delle 12 si trova a sole 15,6 miglia da Abu Dhabi e naviga quasi due nodi e mezzo più veloce. La barca di Ken Read è scesa in terza posizione ma ha un distacco di sole 0,8 miglia dai transalpini. Nel suo blog di questa mattina il media crew member francese, Yann Riou, ha raccontato del problema avuto a un ballast, con una perdita, circa una tonnellata e mezza di acqua. Fortunatamente l’equipaggio è riuscito a riparare e a fermare la via d’acqua senza peraltro perdere in termini di velocità o di percorrenza. “Tutto bene! Siamo tornati sui leader, sono ancora qualche miglio avanti, e c’è ancora molto da fare. Possiamo ancora pensare alla vittoria, che solo due giorni fa sembrava lontanissima.” Ha detto il timoniere di Groupama Charles Caudrelier

Alle spalle di PUMA, Telefónica e CAMPER stanno dando vita anch’essi a una intensa battaglia, con la barca di Chris Nicholson che naviga a vista, a sole tre miglia sulla poppa di quella di Iker Martínez. Entrambi sono a poco più di 30 miglia dal leader e a sole 15 dalla terza posizione. Iker Martinez skipper di Telefonica: “E’ bello aver recuperato, per alcuni giorni siamo stati ultimi. E’ stata una tappa dura, e ora è bello essere tornati a combattere. Sembra che il finale sarà molto, molto serrato, può succedere di tutto. C’è un muro senza aria davanti e stiamo pensando a come fare per passarlo, dobbiamo navigare bene, sarà dura.” Martinez ha detto che la classifica generale è ovviamente molto importante in questa fase. “Dobbiamo cercare di prendere il maggior numero di punti possibile. E’ difficile ma ci dobbiamo provare, domani è un altro giorno, daremo il 100% e continueremo a lottare, come sempre.” Team Sanya è sesto, ma si è portato a poco più di 51 miglia ed è pronto a sfruttare le buone doti della barca con aria leggera.

L’imminente, nuovo raggruppamento della flotta rischia di far tornare la situazione a zero, a una ripartenza a poche miglia dal traguardo, tanto che quel che succederà da qui a Lisbona potrebbe addirittura essere più determinante di quel che è successo nei precedenti dieci giorni e sulle precedenti 3.100 miglia. Di certo tutti gli equipaggi a bordo si chiedono quale sarà la migliore “porta” per oltrepassare il centro dell’anticiclone. Solo nelle prossime ore, però, riceveranno una risposta e dopo aver attraversato la zona di poco vento la flotta subirà una nuova accelerazione nelle ultime 180/200 miglia grazie a un aumento del vento da nord, i noti alisei portoghesi. Con una situazione di classifica che vede i primi quattro distanziati di soli 14 punti, quando la vittoria di tappa ne assegna 30, il secondo posto 25, il terzo 20 e così via, è chiaro che nessuno lascerà nulal di intentato fino all’imboccatura del fiume Tago, porta d’entrata di Lisbona. Potenzialmente, le sei barche potrebbero giungere nella capitale lusitana a poche decine di minuti di distanza l’una dall’altra, per l’ennesimo finale al fotofinish.

Secondo il report delle ore 12 di oggi, Abu Dhabi si trova a 420,6 miglia da Lisbona con un vantaggio che è sceso a 15,6 miglia sui  francesi di Groupama che sono risaliti in seconda piazza ai danni di PUMA che si trova ora a16,4 miglia. Il terzetto degli inseguitori, formato da Telefónica, CAMPER e Team Sanya rispettivamente a 30,7, 33,2 e 51,1 miglia si è anche avvicinato alla testa. I più veloci della flotta nelle ultime tre ore sono stati proprio questi tre team, con medie fra i 19,8 e i 18,6 nodi contro i 16 di Abu Dhabi. Tenedo conto delle previsioni meteo, e quindi della zona di aria leggera che la flotta sarà costretta ad affrontare a velocità più basse, l’orario di arrivo dei primi è stato portato alla tarda serata di domani giovedì 31 maggio.

 

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