(ANSA) – BRUXELLES, 12 GEN – Promuovere gli interessi del settore marittimo presso le istituzioni Ue, ma anche creare scambi e sinergie fra il sistema italiano e quello europeo, fra il pubblico e il privato. Questa l’ambizione con la quale è stato inaugurato oggi a Bruxelles il Centro servizi per il mare (CS Mare), frutto di un protocollo d’intesa nato fra il 2014 e il 2015 tra soggetti pubblici e privati nell’ambito dell’economia blu, delle politiche marittime integrate e del trasporto intermodale. È un’iniziativa “che nasce dal basso, da una richiesta delle piccole e medie imprese che cercavano un interlocutore che li potesse aiutare nei rapporti istituzionali ma anche nello sviluppare attività imprenditoriali” ha spiegato Evelin Zubin, direttrice generale del CS Mare e presidente della Federazione italiana piccole e medie imprese, che rappresenta 30mila pmi.
“Il protocollo è gratuito e siamo riusciti in questi anni a portare a casa dei progetti strategici dove sono entrate anche le pmi” ha aggiunto, “abbiamo cercato non solo di aprirci a nuovi mercati, ma anche di creare posti di lavoro”. Oggi il CS Mare conta una ventina di realtà, comprese associazioni, università e autorità portuali. L’evento odierno è servito anche per fare il punto su una serie di attività e progetti già in corso di realizzazione, per un totale di oltre 100 milioni di euro, e avrà un seguito l’8 febbraio, quando un secondo dibattito sul settore marittimo si svolgerà al Parlamento europeo. Oggi ha annunciato la sua adesione al protocollo e quindi al CS Mare anche Alis (Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile), che conta 350 aziende associate (fra cui Grimaldi Lines e Siremar). “Vogliamo fare in modo che i nostri soci possano utilizzare al meglio le risorse che vengono annualmente messe in campo dall’Ue, e purtroppo ancora oggi sono sfruttate molto male”, ha spiegato Marcello Di Caterina, direttore generale di Alis. Noi “siamo anche fisicamente lontani dall’Italia”, “avere invece finalmente una realtà che ci fa quasi da front office con le imprese, ma che funziona anche in senso inverso” è fondamentale, ha chiarito l’europarlamentare Pd Isabella De Monte. “L’Ue sta ridisegnando le politiche del trasporto marittimo”, “quindi una delle cose che oggi è importante fare è portare avanti l’attività che sta facendo il Centro, cioè aiutare a essere vicini alle istituzioni europee e decodificare quelle che sono le linee guida che poi verranno applicate in Italia”, ha dichiarato l’onorevole Andrea Causin (Area popolare), capogruppo in commissione Trasporti alla Camera. Il Centro è qualcosa di “molto positivo”, “e per me in particolare, confrontarmi con voi e capire quali sono le esigenze del settore è fondamentale per guidare la nostra azione e confrontarla anche con Roma e i ministeri”, ha spiegato Giovanni Pugliese, rappresentante permanente aggiunto dell’Italia presso l’Ue.(ANSA)