Il Defender dell’ America’s Cup, la Société Nautique de Genève (SNG), ha esposto questa mattina le sue ragioni davanti alla Divisone d’Appello della Suprema Corte di New York per sostenere i suoi due fondamentali diritti sanciti dal Deed of Gift: il diritto di scegliere la sede e il diritto di regatare contro un challenger che rispetti le regole di stazza contenute nel Deed of Gift.
“Il Defender si augura che i cinque giudici della Divisione d’Appello vogliano rispettare e confermare i diritti riconosciuti dal Deed of Gift relativamente alla scelta della sede dell’evento e alla scrittura delle regole, così come è stato per 158 anni in passato e per 32 edizione dell’America’s Cup. Se viceversa fosse confermata la decisione del giudice Kornreich, il Defender sarebbe privato per la prima volta nella storia dell’America’s Cup dei suoi fondamentali diritti di scegliere la località dove svolgere l’evento. Ci aspettiamo dunque una sentenza d’appello che ribalti quella di primo grado, al fine di andare avanti con l’organizzazione della 33a America’s Cup e di tornare in acqua” ha dichiarato il vice-commodoro Fred Meyer.
Note per la stampa:
A proposito della scelta della sede e del diritto di scrivere le regole dell’America’s Cup, il Deed of Gift dice chiaramente che “l’area di regata deve essere selezionata dal Club che detiene la Coppa e le regate devono essere disputate sulla base delle sue regole e dei suoi regolamenti […]’
ll Deed of Gift stabilisce che le regate per l’America’s Cup devono essere organizzate nell’Emisfero Sud tra il 1° Novembre e il 1° Maggio. Tuttavia il Giudice Cahn, nella sentenza della Suprema Corte di New York del 12 maggio 2008, decideva che “la località della sfida sarebbe stata Valencia, in Spagna, o qualsiasi altra località scelta dalla SNG”, lasciando di fatto la possibilità allo yacht club Defender dell’America’s Cup, la Société Nautique de Genève, di selezionare Ras Al Khaimah negli Emirati Arabi.
La località negli Emirati Arabi è stata selezionata per diverse ragioni: le perfette condizioni meteo per una sfida di America’s Cup a Febbraio, le infrastrutture offerte dal paese e l’esperienza degli Emirati Arabi nell’organizzare eventi sportivi internazionali.