Boston, una delle città più avanzate e progressiste degli Stati Uniti d’America e le celebrazioni per la festa dell’Indipendenza, faranno da sfondo alla quarta tappa delle Extreme Sailing Series che si svolgerà da domani 30 giugno fino a lunedì 4 luglio. Boston, rinomata per la grande tradizione sportiva, nel 2011 torna a far parlare di se non per la squadra di baseball dei Red Sox, ne per quella dell’NBA dei Boston Celtics, ma per la grande vela a bordo degli Extreme40, che riporta i grandi campioni internazionali nella capitale del New England dopo la tappa del 2009 della Volvo Ocean Race. Le regate si svolgeranno a pochi metri dalle rive del Fan Pier, un’area di 100.000 m2 del Seaport District, l’antico quartiere irlandese un tempo abitato solo da artisti e gente di mare. Oggi Fan Pier è oggetto di un ambizioso progetto di sviluppo, iniziato nel 2006 con la costruzione dell’avveniristico Institute of Contemporary Art (ICA), che sorge sulla riva dell’area portuale, candidando il quartiere, e Boston stessa, a un ruolo artistico di primo piano nel panorama internazionale.
Le sfide degli undici team che partecipano al circuito, prenderanno il via in concomitanza con con l’Harborfest, il tradizionale festival organizzato dalla città, per celebrare il 4 luglio, giorno in cui gli Stati Uniti conquistarono l’indipendenza. Nel 2011 la manifestazione celebra i suoi 30 anni con un fitto calendario di appuntamenti collaterali che intratterrà il pubblico prima e dopo le regate degli Extreme 40.
Anche a Boston, sono due i team italiani in gara quello di Luna Rossa dello skipper Max Sirena, al quarto posto della classifica provvisoria e quello di Niceforyou dello skipper Alberto Barovier, attualmente in decima posizione. A condurre la classifica dopo tre tappe è il team francese di Groupe Edmond de Rotschild, seguito dai neozelandesi di Emirates Team New Zealand e dagli svedesi di Artemis Racing.
Il via alle regate verrà dato oggi 14.00 ora locale (le 20.00 in Italia) e sarà possibile seguire in diretta streaming l’evento sul sito Sailing Anarchy