La pirateria è un business molto ben organizzato e redditizio che si è allargato a una vasta zona al largo delle coste della Somalia. Secondo i dati forniti da Dryad, nel 2010, sono state ben 1.181 le persone rapite dai pirati. Le navi liberate recentemente sono state sottoposte a un periodo medio di 213 giorni di rapimento, ed è stato stimato che lo scorso anno sono stati pagati 150 milioni di dollari di riscatto per la liberazione di navi, cargo ed equipaggi.
Knut Frostad ha sottolineato che la regata sarà comunque un vero giro del mondo “Siamo sempre l’unico evento velico sportivo che visita i cinque continenti su un periodo di nove mesi.” Il direttore tecnico della regata, Jack Lloyd, che è anche un rispettato membro della Federazione internazionale e ha lavorato come giudice alla Coppa America e in occasione dei Giochi Olimpici, ha descritto la situazione come “Un ostacolo sulla strada che è stato aggirato, anche se in maniera piuttosto costosa” invece che una sosta forzata nello svolgimento della regata.” Abu Dhabi ospiterà l’evento nel periodo 30 dicembre-14 gennaio in un villaggio specificatamente costruito sul lungomare della Corniche e con un programma di eventi collaterali molto ricco per il Capodanno, fra cui un concerto, che si prevede radunerà più di 100.000 spettatori.
“La nostra relazione con la Volvo Ocean Race è di lunga data e siamo stati coinvolti nei loro piani di gestione della crisi già nell’edizione 2008-09,” ha dichiarato Karen Jacques, COO di Dryad Maritime. “Terremo sotto controllo l’andamento della regata, lavorando in stretto contatto con lo staff della Volvo Ocean Race e i team per assicurare che si adottino solo le misure strettamente necessarie.” La posizione della federazione internazionale, l’ISAF è che quelle zone di mare sono a forte rischio di pirateria. “I provvedimenti presi dalla Volvo Ocean Race si allineano alle direttive che la federazione ha consigliato di seguire da tempo” sono state le parole del segretario generale Jerome Pels. “L’ISAF consiglia a tutti coloro che intendono navigare in quelle acque di trovare rotte alternative, come sta facendo la Volvo Ocean.”