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Problemi per due brand legati alla vela

  Ericsson brand legato alla Volvo Ocean Race e BMW legato all’America’s Cup ed al Match Race hanno dichiarato problemi di bilancio a causa della crisi.

Ericsson,numero uno mondiale di reti per telefonia mobile, e partner della VOR, ha annunciato un severo pianodi contenimento dei costi e tagli per 5 mila posti in previsione di budgetprevedibilmente al risparmio per le compagnie di telecomunicazioni.

Ilprocedimento di razionalizzazione del gigante svedese contempla lo spostamentodi alcune attività operative in paesi dove i costi sono inferiori e il mancatorinnovo di contratti a tempo. Il gruppo mette in conto un onere di 6 miliardidi corone svedesi (560 milioni di euro) che consentirà risparmi annuali per 10miliardi di corone entro la seconda metà del 2010. Dei 5 mila esuberi previsti,circa mille interesseranno la Svezia e soprattutto Stoccolma. A fine 2008Ericcson aveva un organico di quasi 79 mila addetti a livello mondiale, di cuioltre 20 mila in Svezia. La società aveva già annunciato 4 mila esuberi l’annoscorso.

Guardandoai conti trimestrali l’utile netto è calato del 31 percento a 3,89 miliardi dicorone nel quarto trimestre (contro i 4,22 miliardi previsti), pari a 1,21corone per azione, si legge in un comunicato diffuso con una settimana inanticipo rispetto a quanto preventivato. In compenso il fatturato trimestrale èsalito del 23% a 67 miliardi di corone, superando il livello di 58,4 miliardidi corone atteso da 22 analisti interpellati da Bloomberg. L’intero esercizio2008, infine, si è chiuso con un utile netto quasi dimezzato e per questo saràridotto il dividendo.

Bmw, main partner del team di Lerry Ellison, ha annunciato martedì la messa in cassa integrazione di 26 mila dipendenti dafebbraio. La misura, precisa il gruppo automobilistico tedesco, mira a ridurrei costi in un contesto economico piuttosto sfavorevole per il settoredell’auto. La Cig interesserà quattro complessi produttivi del gruppo presentiin Germania e dovrebbe durare almeno fino a fine marzo. 

Il mercato dell’auto, insieme a quello del credito sono i settori che in questi mesi sono stati maggiormente colpiti dalla crisi finanaziaria. 

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